Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
SAYA Gaetano Messina 24 aprile 1956. Ex poliziotto arrestato il primo luglio 2005 nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta “Gladio antiterrorismo”, un embrione di “polizia parallela” fatta di fascisti millantatori e poliziotti veri • «Gaetano Saya non vive nell’ombra
SAYA Gaetano Messina 24 aprile 1956. Ex poliziotto arrestato il primo luglio 2005 nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta “Gladio antiterrorismo”, un embrione di “polizia parallela” fatta di fascisti millantatori e poliziotti veri • «Gaetano Saya non vive nell’ombra. Anzi diffonde in rete le sue foto con lo sguardo torvo da poliziotto cileno o con i paramenti di chissà quale ordine massonico. Sul sito del suo partitino nostalgico chiamato “Destra nazionale-nuovo Msi”, il cui simbolo somiglia a quello della Cia come notava un’inchiesta apparsa su Indymedia Italia, Saya si presenta come un fascista legato a Giorgio Almirante, massone ed ex poliziotto passato ai servizi segreti, i peggiori servizi, quelli della P2 e del generale Giuseppe Santovito. Si accredita come ex gladiatore che la sa lunga sui misteri della storia della Repubblica, con tanto di bigliettino in cui Licio Gelli, in data 5 giugno 91, scriveva di pugno: “A Gaetano Saya, la verità ha un solo volto, quello dell’onestà verso gli altri e verso se stesso. Con stima e molta simpatia, Licio Gelli”. Più che un pericolo per la democrazia, Saya sembra un millantatore, un sedicente 007 e un fascista da operetta» (il Manifesto).