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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

SAVOIA

Emanuele Filiberto Ginevra (Svizzera) 22 giugno 1972. Principe. Figlio di Vittorio Emanuele e
Marina Doria. «Discendo da una famiglia reale, è difficile per me essere contro la monarchia» • «Di Emanuele Filiberto Umberto Reza Ciro Renato Maria di Savoia, questo il suo
nome completo, principe di Venezia e di Piemonte, non si conoscono follie nè passioni estreme. Niente sbronze colossali, risse con i fotografi, strafottenze
gratuite. Quasi un guaio per qualcuno nella sua posizione. Se non fosse per un
breve flirt con Francesca Dellera, il suo phisique du rôle da tombeur de femmes sarebbe del tutto sprecato. Compreso il frangione da
bello e maledetto che ha fatto innamorare di lui l’attempata Alexandra D’Andja, stilista cilena di dieci anni più grande. Provate, poi, a chiedere a Emanuele Filiberto come passa la giornata.
Risponderà con aria disarmante e stupita che lavora. Che altro dovrebbe fare? Ha iniziato
giovanissimo, appena laureato in Scienze politiche, alla Republic national
bank, assunto da Edmond Safra, il potentissimo banchiere morto asfissiato nel
suo bagno a Montecarlo, per poi passare alla Banca Syz, dove il principino
seleziona fondi di investimento. Pare che Emanuele Filiberto avrebbe voluto
fare l’antiquario, di lusso s’intende, ma che “mammà”, Marina Doria, abbia ritenuto che non fosse un mestiere sufficientemente chic
per un principe. In compenso colleziona opere della pop art, da Warhol a
Liechtenstein passando per Rauschemberg. “Per carità, ho solo una piccolissima collezione” si schermisce “anche perché, ultimamente, preferisco le foto d’arte, soprattutto quelle di Mapplethorpe e di Lachapelle, fotografi controversi,
da amare o da odiare. D’altra parte l’arte, a volte, per essere tale, deve suscitare polemiche”. Parla quattro lingue: francese, inglese, spagnolo, oltre all’italiano. Ha studiato nel collegio del gotha internazionale, il Rosey di Rolle,
in Svizzera: “Ero uno studente nella media, non mi ammazzavo di fatica ma facevo il necessario
per passare”. In compenso ha imparato a sciare magnificamente, perché la sede invernale di questo prestigioso collegio si trova a Gstaad. Dove il
padre, Vittorio Emanuele, ha da sempre uno châlet» (Diamante D’Alessio)
• Dal 2003 è sposato con Clotilde Courau, di tre anni più vecchia di lui, attrice, figlia di una Catherine Du Pontavice des Renardières discendente (dicono) di Ugo Capeto, capostipite della dinastia reale di
Francia. Due figli: Vittoria, concepita prima del matrimonio e nata nel 2003, e
Luisa, nata nel 2006• Tifa Juve (è stato spesso invitato da Fabio Fazio a Quelli che il calcio, la trasmissione che lo ha fatto conoscere agli italiani): «Tutta la nostra famiglia ricorda ancora con emozione quando, nell’83, alla morte di mio nonno Umberto, fece scendere in campo la squadra con il
lutto al braccio» • Il 28 dicembre 2003 Emanuele Filiberto e la Courau hanno avuto una bambina a cui
è stato posto nome Vittoria Cristina Adelaide Chiara Maria: “Vittoria” come il nonno Vittorio Emanuele di Savoia; “Cristina” per rispetto alla tradizione della famiglia Courau che impone nomi inizianti
con la “c” a tutte le discendenti; “Adelaide” e “Maria” sono ricorrenti nella tradizione dei Savoia, mentre “Chiara” è una novità e si ispira alla santa di Assisi (Barbara Romano).