Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
SAVOIA
Amedeo (duca d’Aosta) Firenze 27 settembre 1943. Discendente di Vittorio Emanuele II, cugino di
due re: Juan Carlos di Spagna ed Elisabetta II d’Inghilterra. Prigioniero dei tedeschi a un anno d’età, insieme alla madre. Divenne duca d’Aosta a quattro anni. Ha studiato in Italia e in Inghilterra. Tre figli (Bianca,
Aimone, Mafalda), nati dal primo matrimonio con Claudia di Francia. La seconda
moglie è la marchesa Silvia Paternò di Spedalotto. Vive in provincia d’Arezzo, nella sua tenuta Il Borro, dove si dedica anche alla produzione di nuovi
vini
• «Ha sempre cercato di fare quello che ci si aspettava da lui. Cresciuto con il
fantasma del trono, con quell’idea mai confessata apertamente di poter essere un giorno re. Certo la storia
della sua famiglia non ha colpe da farsi perdonare a differenza degli ex
regnanti. Nato in una Firenze occupata dai nazisti, fu confinato con la madre,
Irene di Grecia, nel campo tedesco di Hirshegg, situato nella zona di
Innsbruck, in Austria. Iniziò da allora, quando era bambino, la sua rivalità con Vittorio Emanuele. I tedeschi avrebbero voluto che la madre di Amedeo desse
il consenso perché il figlio bambino fosse proclamato re nell’Italia ancora non liberata, e ciò in contrapposizione al legittimo capo dello Stato, il re Vittorio Emanuele III,
insediatosi provvisoriamente a Brindisi con il governo. Finita la guerra il già minuscolo partito monarchico si scisse in due fazioni che litigavano tra loro,
ognuna con il proprio erede al trono, spazzato via dal referendum. Per anni di
loro si è saputo poco, con Vittorio Emanuele che faceva affari e li faceva fare dal suo
quartier generale di Ginevra, e Amedeo chiuso in Toscana nella tenuta del Borro
a fare vita di campagna un po’ no global e il padre ai tre figli. Diversissimi anche nel carattere, un misto
di timidezza e irascibilità quello di Vittorio Emanuele, espansivo e controllato quello di Amedeo. Sempre
in doppio petto e cravatta Vittorio Emanuele, spesso in abiti informali Amedeo,
con la passione dei tatuaggi: undici su tutto il corpo. Non c’è mai stato feeling tra i due» (La Stampa)
• Scandalo, nell’ottobre del 2005, per un’intervista al settimanale Vanity Fair in cui confessava di aspettare un figlio
da una donna diversa dalla moglie: «è una situazione delicata e difficile, ma ritengo di avere il dovere di essere
onesto, di assumermi le mie responsabilità e di dirlo per primo. Avendo informato, ovviamente, mia moglie». La signora della cosiddetta scappatella è Chiara Van Ellinkhuizen, 38 anni, duchessina di origini olandesi, regista.
Daniela Monti, del Corriere della Sera: «Si conoscono a maggio, sul treno Milano-Torino. Un mese dopo sono insieme. Due
mesi dopo lei resta incinta. Tre mesi dopo lui si trasferisce in casa di lei.
Quattro mesi dopo lui sparisce dalla casa di lei». Lei ha messo la faccenda in mano a un avvocato.