Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
SASSOLI
David Firenze 30 maggio 1956. Giornalista tv. Della Rai (Tg1) • «Uno dei volti del principale telegiornale e della principale edizione, il Tg1
delle 20. L’aria del bravo ragazzo, il look da eterno ulivista, girotondista perfetto, a un
certo punto, Carlo Freccero gli affidò persino un impegnativo programma di approfondimento. Qualche critico storse il
naso, scrisse che certi programmi hanno bisogno di maggior peso specifico, di
esperienza, di necessità morale, di scarsa soggezione nei confronti dei politici, di curiosità, di idee, di cultura. Ma i critici sono fatti così, pretendono. Ebbene, succede che Sassoli si trova al prestigioso desco, la sera
in cui bisogna fare il bilancio del primo anno di governo del centro-destra. Un
bilancio, di solito, è composto da due voci principali: costi e ricavi o crediti e debiti o incassi e
pagamenti. Insomma, luci e ombre. Quella sera, però, Sassoli preferisce la luce, e basta. Dimentico della sua passione politica e
dei suoi trascorsi militanti, per una serena valutazione chiama quattro
testimoni. Che sono il vicepresidente del Consiglio Fini, l’onorevole Calderoli e due ministri, Pisanu e Giovanardi. E, inevitabilmente, il
bilancio risulta positivo, certificato, vantaggioso per tutti. Non ci
permetteremmo mai di addossare una qualsiasi colpa al povero Sassoli (fosse
stato per lui, il microfono l’avrebbe porto anche all’opposizione, magari a Rutelli e a Fassino o a Freccero o a Fiorello, cui ha poi
ceduto la sedia). Questi, purtroppo, sono i rischi del mestiere, della celebrità, del realizzarsi alle otto della sera, a Saxa Rubra» (Aldo Grasso).