Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
SARTI Giuliano Castello d’Argile (Ferrara) 2 ottobre 1933. Ex calciatore. Portiere della “grande Inter” con la quale ha vinto due scudetti (65, 66), due coppe dei Campioni (64, 65) e due Intercontinentali (64, 65)
SARTI Giuliano Castello d’Argile (Ferrara) 2 ottobre 1933. Ex calciatore. Portiere della “grande Inter” con la quale ha vinto due scudetti (65, 66), due coppe dei Campioni (64, 65) e due Intercontinentali (64, 65). Con la Fiorentina ha vinto lo scudetto del 56, la coppa Italia del 61, la coppa delle Coppe del 62. Ha chiuso la carriera nella Juventus. 8 presenze in Nazionale • «Era il portiere di ghiaccio. Era semplice, non giocava per “il loggione”, non faceva l’acrobata e il saltimbanco, non si esibiva. Parava. Credeva nel calcio scientifico, si piazzava freddo al centro della porta, calcolava dove la palla poteva arrivare e parava bene, parava tutto. Arrivò in serie A a 21 anni, dalla Bondenese, una squadretta del ferrarese. Il dottor Fulvio Bernardini disse: “È un fenomeno, È già nel futuro”. Il mago Helenio Herrera dichiarò: “El hombre de la revolucion”» (Germano Bovolenta) • È nella storia anche per la papera contro il Mantova che costò all’Inter lo scudetto del 67: «Sì, sono quello della papera... Accidenti, dopo 380 e passa partite in serie A, venite sempre a beccarmi per quel maledetto episodio. Fu colpa mia, È vero. Uno a zero, con il pallone che mi passa tra le mani. Era il primo giugno del 67, come se fosse ieri. Anni che mi porto dietro quella macchia. Ah, Sarti, quello della papera... Personalmente, non mi resi subito conto di avere sbagliato, e quanto. E nemmeno potevamo sapere che cosa faceva la Juve, non c’erano mica i mezzi di adesso... Al massimo qualche radiolina, ma non a bordo campo. Fu alla fine della partita, e soprattutto il giorno dopo, che venni investito dalla portata del disastro» (da un’intervista di Chiara Basevi).