Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
SALVALAGGIO
Nantas Venezia 17 settembre 1923. Giornalista. Scrittore • «“Venesiano”, come lo irridevano, da ragazzo, i suoi primi colleghi romani, al Tempo. “Ogni volta che aprivo bocca, sia che annunciassi il crollo di una palazzina o lo
straripamento di un torrente, c’era sempre in redazione qualcuno che rideva”. Ma è chiaro, “Venesia” e l’accento sono solo alibi. Lieve e profondo, Salvalaggio ha il sorriso dentro. “L’ironia per me ha la funzione della salamoia, che preserva un cibo destinato a
deteriorarsi”. Malaparte lo chiamava “Rari Nantas”. Inviato speciale in tutto il mondo, romanziere prolifico, brillante conduttore
radiofonico, voce dell’arguzia e del buon gusto nel più serrato dialogo con i lettori (la sua rubrica su Oggi), Salvalaggio ama poi
definirsi umilmente un “cantastorie”. Sul margine d’uno dei primi articoli del giovane Nantas per Epoca, annotò un giorno il severo Spadolini: “Impeccabile”» (Gian Mario Benzing).