Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
SALINI
Rocco Cellino Attanasio (Teramo) 24 febbraio 1931. Politico. Ex senatore di Forza
Italia. Nel 2005 minacciò di creare una lista autonoma alle regionali e ne ottenne in cambio il posto di
sottosegretario alla Sanità del Berlusconi II. Durò appena due mesi, poi fu escluso dal Berlusconi III • «Medico, è stato direttore della Asl di Chieti, ma anche assessore regionale. Quando era
presidente della giunta regionale abruzzese, nel 92, venne arrestato assieme ad
otto assessori con l’accusa di aver assegnato appalti illeciti per 265 miliardi. “Andai in carcere qualche giorno poi sono stato assolto completamente. E per otto
anni mi sono tenuto lontano dalla politica”. Di Pietro spiega che si tratta di “una bugia”, visto che “Salini è stato condannato con sentenza penale passata in giudicato per gravi reati
contro la pubblica amministrazione, assolto proprio no”. Che Salini sia un uomo dal carattere “forte” lo dimostra anche un episodio accaduto nel luglio del 93, durante un’udienza del processo a suo carico. Infastidito dalle foto che gli stava
scattando un cronista del Tempo, Giancarlo Giancarli, lo colpì al volto con la borsa ferendolo leggermente. Poi si scusò. Ma se è stato condannato, come può essere stato rieletto al Senato? La legge prevede l’ineleggibilità, a seguito di una condanna definitiva, solo nel caso di elezioni regionali — continua Di Pietro —. Il legislatore si è dimenticato di inserire tra questi anche i parlamentari nazionali. Le persone
condannate non possono fare i consiglieri regionali, i sindaci, i vigili urbani
o i bidelli, ma possono essere eletti in Parlamento. Un buco della legge di cui
si è avvalso anche il centro-sinistra nel 2001, quando è stato eletto senatore Augusto Rollandin, esponente dell’Union Valdôtaine» (Mario Reggio).