Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
RUSSO JERVOLINO
Rosa Napoli 17 settembre 1936. Politico. Sindaco di Napoli (dal 2001, rieletta nel
2006). Avvocato, è stata la prima donna a diventare ministro dell’Interno (98, governo D’Alema). Iscritta alla Dc dall’età di 18 anni, eletta al Senato nel 79, 83, 87, 92, deputato nel 94 e 96, è stata ministro per gli Affari sociali nel governo Goria (87-88), De Mita
(88-89), Andreotti VI (89-91). Ministro della Pubblica istruzione nei governi
Amato I (92-93) e Ciampi (93-94)
• «Forlaniana, Rosetta lo è stata senz’altro. Ma se è per questo, “don” Remo Gaspari (che pure proveniva dal moderatismo doroteo, sottomarca Taviani) l’ha proclamata sua legittima “erede”, anche dal punto di vista della circoscrizione elettorale abruzzese dove lei si
è più volte candidata. Allo stesso modo, con ardore senz’altro scalfariano, la Jervolino si è battuta contro il divorzio, l’aborto, la droga (porta il suo nome un’infausta legge proibizionista), senza trascurare ovviamente il preservativo
(basti ricordare, quand’era ministro della Pubblica Istruzione, la crociata contro un opuscoletto anti
Aids intitolato a Lupo Alberto). Il padre, Raffaele, figlio di un vinaio
napoletano, è stato presidente dei giovani di Azione cattolica, poi “fuoriuscito” in Vaticano sotto la protezione di Sua Santità; la madre Maria (de Unterrichter), di nobile famiglia austriaca, presidente
della Fuci. I due si conobbero ad Assisi, sulla tomba di San Francesco, lui
terziario francescano, lei terziaria domenicana; in seguito furono deputati e
sottosegretari Dc, lui pure quattro volte ministro. Come amici e vicini di casa
gli Jervolino avevano i De Gasperi. Da bambina la futura candidata al Quirinale
portava le trecce e andava a scuola dalle monache dorotee (nascondendo il
rossetto e le foto di Gregory Peck). Come testimone di nozze ebbe Aldo Moro;
alla Rai fu assunta da Ettore Bernabei. Alla politica, giusto ai tempi del
divorzio, si avvicinò grazie ad Amintore Fanfani che si ostinava a chiamarla — proprio lui — “la piccolina”» (Filippo Ceccarelli)
• «Sono orgogliosa di essere figlia di due politici, ma non sono l’erede di una dinastia. Sono entrata in Parlamento che mia madre era morta da
dieci anni e mio padre di anni ne aveva 89. La mia gavetta me la sono fatta
tutta, da sola» (da un’intervista di Maria Latella) • Vedova di un medico, docente universitario di Malattie infettive, ha tre figli:
«Fare il sindaco di Napoli è faticoso e difficile perché questa è una città con problemi immensi. Qualcuno ha detto con disprezzo che Napoli ha bisogno di
un sindaco e non di una mamma: io dico che Napoli ha bisogno di un sindaco e
anche di una mamma perché certe pene solo una madre le può capire» • Tifosa del Napoli («e della Nazionale»).