Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
RUSIC Rita Produttrice cinematografica. Ex attrice, ex moglie di Vittorio Cecchi Gori • «È stata profuga croata nel campo di Capua, allieva dalle suore del Collegio delle bambine di Roma dai sei ai quattordici anni, modella di Postalmarket, odontotecnica diplomata al Cesare Correnti di Milano, fidanzata di un imprenditore chimico della Brianza, che “era più ricco di Vittorio”
RUSIC Rita Produttrice cinematografica. Ex attrice, ex moglie di Vittorio Cecchi Gori • «È stata profuga croata nel campo di Capua, allieva dalle suore del Collegio delle bambine di Roma dai sei ai quattordici anni, modella di Postalmarket, odontotecnica diplomata al Cesare Correnti di Milano, fidanzata di un imprenditore chimico della Brianza, che “era più ricco di Vittorio”. È stata la barbara Uraia di Attila, flagello di Dio con Abatantuono, moglie mai divorziata di Cecchi Gori, padrona assoluta del cinema italiano, manager aggressiva. È stata prima povera, poi miliardaria, poi ex miliardaria e non se la passa male neppure ora. Il grande Marione, il padre di Vittorio, quando la conobbe sparò una sentenza: quella lì, a mio figlio se lo mette in saccoccia» (Dario Cresto-Dina) • «Mi piacciono gli uomini piccoli, credevo che il detto “nella botte piccola c’È il vino buono” corrispondesse a realtà. Vittorio È un metro e sessantotto... Amo il cinema, amo tanti film. Da piccola mi piacevano i film che mi facevano piangere come Ladri di biciclette e La Ciociara. Da ragazza le storie forti: Blade Runner, Toro Scatenato, Il padrino, Taxi driver. Poi i film sulle donne: Lezione di piano, Lanterne rosse, L’ultimo imperatore. Come produttore mi ha segnato Il ciclone di Pieraccioni per il successo travolgente, inaspettato, esagerato; come distributore La vita È bella di Benigni» • «Stando al cognome, un’origine slava. Ma lei, in una lontana occasione, corresse l’interlocutore: “Il cognome dei miei È Rosselli. Dovettero cambiarlo per disposizione delle autorità”. Impossibile verificare» (Enrico Mannucci) • «Se non l’hai mai incontrata da vicino trovi in lei quello che ti aspettavi: l’aria tosta, la statura vertiginosa e i segni di una femminilità un po’ alla Crudelia Demon (vertiginosi anche il rosso delle unghie e i tacchi degli stivaletti). Ma ti sorprende che sia anche spiritosa» (Paolo D’Agostini) • Da ultimo cantante rock, È andata da Chiambretti, s’È esibita al Piper ecc.