Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
RUPERTO
Cesare Filadelfia (Catanzaro) 28 maggio 1925. Giudice. Dal giugno 2006 presidente della Caf (Corte d’appello federale del calcio). «Ho accettato soltanto perché mi hanno richiamato all’amor di patria. Mi hanno parlato del più grave scandalo del secolo. Mi hanno detto che ci voleva una persona non solo
affidabile, ma che apparisse anche tale. Insomma, è stata una congiura ai miei danni. Così, anche se sono estraneo alle luci della ribalta, anzi mi danno fastidio, ho
dato la mia disponibilità» • Ex presidente della Corte Costituzionale (dal 5 gennaio 2001 al 2 dicembre
2002). «La sua elezione ha rotto la tradizione che voleva presidente il più anziano dei quindici giudici della Corte. Poco dopo l’insediamento decise di sostituire il crocifisso affisso nella Sala delle udienze
dal 55 con un quadro della Sacra Famiglia. “Non c’è più una religione di Stato — disse — era caduto ed ho deciso di non riappenderlo”. Ha alzato la voce, un vero inedito nelle stanze ovattate del palazzo dove
risiede il Giudice delle leggi, perché il Parlamento colmasse il vuoto dei due giudici di nomina parlamentare vacanti
da quasi due anni» (Claudia Fusani).