Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
ROVATI
Angelo Monza 3 dicembre 1945. Ex giocatore di basket (Cantù e Fortitudo Bologna, 19 presenze in Nazionale). Finanziere. «“Pivot” della squadra di Romano Prodi per le elezioni politiche» (Sergio Rizzo). Consigliere economico del premier (conosciuto grazie alla prima
moglie Wanna Roversi, che ne era allieva), si è dimesso a settembre dopo che alcuni giornali avevano pubblicato un suo piano di
ristrutturazione del gruppo Telecom spedito a Tronchetti Provera all’insaputa di Prodi (o almeno così recita la versione ufficiale)
• «Si è autodefinito “pseudotesoriere” di Romano Prodi con allusione al suo ruolo, in campagna elettorale, di uomo del
found raising, grazie a un’amicizia storica col Professore. Nel frattempo è diventato un dirigente sportivo, un grande impresario del settore del catering
delle società italiane all’estero e il marito di Chiara Boni, la stilista. Si è guadagnato i grandi titoli quando entrò in polemica con il tesoriere dei Ds Ugo Sposetti. Reclamava dai partiti dell’Ulivo i soldi per la campagna di Prodi. Sposetti perse la testa e gli dette del “cane”. E disse che i soldi glieli aveva già dati. Rovati mantenne la calma ed ottenne i soldi» (Claudio Sabelli Fioretti)
• «Lo scherzo della telefonata è stato il più bello. Erano i giorni dopo la vittoria. Si discuteva se Berlusconi avrebbe
telefonato a Prodi. Quando uscì la notizia che la Cassazione aveva approvato il risultato elettorale io ero in
macchina e col telefonino lo chiamai fingendo di essere Berlusconi. Tutti si
fiondarono nella stanza di Romano, che era a colloquio con la senatrice Taller
del Sud Tirolo. Romano le disse: “Cara senatrice, lei assisterà ad un evento solenne della storia della Repubblica”, e attivò il viva voce. Io feci la voce del Cavaliere e mi complimentai. “Voglio congratularmi con lei”. Romano è rimasto un attimo perplesso, poi ha ringraziato. Allora io ho detto: “Però mi raccomando, le devo chiedere una cosa professore: adesso che ha vinto non mi
rovini”. Lui mi ha riconosciuto e mi ha urlato: “Sei uno stronzo! Sei un somaro!”. Lo allenavo per i faccia a faccia. Mi ero preparato bene: gli davo del
veterocomunista, gli contestavo di aver portato il Paese allo sfascio. Gli
dicevo: “Abbiamo messo il poliziotto di quartiere, abbiamo salvato la vita alla gente,
abbiamo liberato gli ostaggi...”. Spesso lui si incazzava. Una volta mi disse: “Ma vacci tu al faccia a faccia!”. Una volta è passato Fassino per caso ed è rimasto esterrefatto dalla qualità della mia prestazione. Mi disse: “Non mandatelo in giro perché perderemmo le elezioni”»
• Il 9 settembre 2006 il sindaco di Roma Walter Veltroni lo ha unito in matrimonio
alla stilista Chiara Boni (seconde nozze per entrambi). Molti gli ospiti
illustri, compresa la famiglia Prodi al completo (Romano, Flavia, i figli
Giorgio e Antonio, le nuore, le nipotine Chiara e Benedetta): «Sala Rossa stracolma, afa e molti volti noti: il ministro Pollastrini, i
sottosegretari Letta e Levi, il portavoce di Prodi Sircana, l’amministratore delegato di Unicredit Profumo, il presidente dell’Enel Gnudi, il vicepresidente di Banca Rothschild Bernabè, il presidente di Banca Intesa Bazoli, l’ex senatore D’Urso, l’economista Clò, il presidente della Borsa italiana Tantazzi. E ancora: Caterina Caselli, Lella
Costa, Alain Elkann, Rosy Greco. Cerimonia veloce. Davanti a Veltroni, i
quattro testimoni: per Rovati, oltre a Prodi, il banchiere Claudio Costamagna;
per Chiara Boni, le giornaliste Stella Pende e Maria Luisa Agnese. Petali
bianchi e riso all’uscita degli sposi, poi ricevimento serale sulla terrazza dell’hotel Splendid Royal. Cena con un duetto a sorpresa: il ministro Pierluigi
Bersani ha cantato con Caterina Caselli
Insieme a te non ci sto più. Il regalo di Veltroni alla coppia è la Notte Bianca romana, “una festa tutta per voi”» (Francesco Alberti) • Il Giornale ha fatto capire, senza essere smentito, che è socio in affari con Flavia Prodi.