Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
ROLLANDIN
Augusto Brusson (Aosta) 12 giugno 1949. Politico. Ex senatore dell’Union Valdôtaine • «Una sorta di líder maximo del movimento autonomista. Dal suo Comune della vallata di Ayas,
Brusson, fino alla presidenza della Regione, al Senato. “Imperatore” di nome (fu Cesare Ottaviano Augusto a costruire Aosta) e di fatto. Amici e
avversari lo hanno sempre definito “un decisionista”. Di più: un “onnipresente”, capace di influenzare qualsiasi elezione, dal più piccolo Comune fino al Parlamento e guida incontrastata dei destini del suo
movimento. Lui un “enfant du pays”, vissuto in un paese di montagna in una delle valli del Monte Rosa e sceso
negli Anni 70 ad Aosta con una laurea di veterinario e la passione per la
politica. Ascesa inarrestabile: consigliere-assessore-presidente. Fino al
seggio senatoriale nel 2001, dove avvicina Giulio Andreotti, crea con lui il
gruppo degli autonomisti. È lui a chiedere l’adesione a Giovanni Agnelli. E c’È anche Francesco Cossiga. Rollandin È avvolto in un mito di potere, additato come responsabile di ogni accordo
politico della Vallée, nel bene e nel male. Sospinto sempre da valanghe di voti: 12 mila preferenze
in una tornata per la Regione, record assoluto. Fu primo anche alle regionali
del 98, ma non ebbe neppure il tempo di sedersi in Consiglio che fu dichiarato
ineleggibile. Lo fermò la legge Scotti-Spini perché era stato condannato per abuso d’ufficio: da presidente aveva agevolato una ditta per la costruzione del
compattatore di rifiuti regionale alle porte della città. Condanna in giudicato che gli impedì di continuare il mandato regionale, ma non di essere eletto al Senato» (Enrico Martinet).