Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
ROBIN’S
Eva (Roberto Coatti) Bologna 10 dicembre 1958. Attrice. «La vecchiaia per una donna è una tragedia, per una bella donna è un disastro, ma per un omosessuale che deve sembrare una bella donna è una catastrofe» • Tra i suoi film Belle al bar (Benvenuti, 94). Impegnata in tv dall’87, quando è stata lanciata da Antonio Ricci (prima come trasgressiva critica letteraria di Lupo solitario, poi come impietosa critica cinematografica de L’Araba Fenice), poi (91) impegnata in Primadonna di Gianni Boncompagni • «Ex ermafrodito miracolato dai Mass Media» (Stefano Jesurum) • «Sono stata educata da maschio, poi nell’età della pubertà le persone hanno cominciato a trattarmi da donna, e ho pensato che, così, fosse tutto più facile... Oggi? Dipende da come cercano un approccio con me. Se qualcuno tenta
di sopraffarmi allora reagisco da ragazzaccio, sennò so essere dolcissima» • «Papà Franco “non ha nemmeno provato a capire. Arrivava con delle macchine pazzesche, pensava
mi potessero piacere”. E magari riportare il figlio sulla retta via... “Figurarsi se potevo emozionami per un macchinone. I miei miti erano altri. Le
dive del cinema. Quando mia mamma giocava a carte, io avevo un tato che mi
portava al cinema, vedevamo anche due film al giorno”. Dopo, Roberto diventò Eva. “è stato verso i sedici anni, prima mi limitavo a mecharmi i capelli, li ho sempre
avuti molto belli, sembravano un mantello muliebre. Poi ho iniziato a
frequentare un travestito che abitava sopra di noi e con lui ho iniziato a
iniettarmi ormoni. è stato tutto naturale, se così si può dire, semplicemente è successo. A ventun anni vivevo ancora con mia madre ed ero completamente
femmina. Guardavamo la tv abbracciate, tutte coccolone, condividevamo la
passione per i mercatini, il bricolage, gli animali”» (Stefania Ulivi).