Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
RIONDINO
David Firenze 10 giugno 1952. Cantante. Attore. Autore. Ex magazziniere, fattorino,
curatore di mostre alla Biblioteca Nazionale di Firenze (dal 71), prime
apparizioni in tv su Italia 1 in Lupo solitario • «L’inventore di Joao Mesqui o parte da lontano: dal concorso per bibliotecario sostenuto in un giorno di
neve a Torino, con prove di matematica e d’italiano di disarmante banalità. La biblioteca è soppiantata dalla canzone: il futuro Joao fa da apripista nei concerti di De
Andrè con una canzone di Brassens tradotta da Fabrizio. Sono i primi anni Settanta:
contestazione dura, incendi d’auto e assemblee anche per i concerti pop. Il che può stimolare una parodia dell’impegnatissimo De Gregori con l’esecuzione di
Giuseppina che cammina sul filo. Le cose cambiano. Arriva il Costanzo Show; arrivano le riviste Tango e Cuore,
sulle quali Riondino comincia a pubblicare le sue terzine incatenate, modellate
sullo schema dantesco; arriva la scoperta di poeti periferici quali il novarese
di sublime ironia Ernesto Ragazzoni» (Osvaldo Guerrieri) • «“Costanzo aveva deciso di fare uno show senza persone note. Non che io fossi un
esimio sconosciuto: venivo dal teatro con Paolo Rossi e da una piccola
esperienza alla Rai. ma insomma...”. Nacque così João Mesqui o, l’improbabile cantante brasiliano che commentava, con brevi strofe improvvisate, i
temi della serata. “L’idea era di svisare su quei temi, con leggerezza surreale, in modo da portare il
discorso verso una sorta di non esito e stemperare i conflitti”» (Michele Anselmi).