Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
RINALDI
Claudio Roma 9 aprile 1946. Giornalista. Ex direttore de L’Espresso e di Panorama (lasciato subito quando Berlusconi entrò in Mondadori), editorialista de la Repubblica • «Quando ero militare, a 26 anni, dopo essermi laureato, lessi per caso un
articolo di Giorgio Bocca. Mi colpì una frase, che non so citare letteralmente ma di cui ricordo bene il senso:
stiamo allevando una generazione di uomini incapaci di fare qualsiasi cosa. Ho
pensato: ha ragione. E ho deciso di fare il giornalista» (da un’intervista di Lidia Ravera) • «Ero del Movimento studentesco della Cattolica. Era generico nelle sue ideologie
ma aveva una forte componente autoritaria. Nel 69 aderii a Lotta Continua dove
le ideologie pesavano di più. Lotta Continua era marxista, aveva simpatie per Lenin e Mao, ma detestava
Stalin. Poi a un certo punto Lotta Continua mi ha stufato e me ne sono andato.
Non mi divertivo più. Alla Cattolica avevo un ruolo di primo piano. In Lotta Continua ero un pesce
fuor d’acqua. Non potevo competere con Sofri o con Pietrostefani o con Viale che ne
sapevano molto più di me. Quando scoppiava lo scontro io me la svignavo. Dare botte non mi è mai piaciuto, e non mi piaceva nemmeno prenderle. Molti compagni mi ritenevano
un po’ pavido. Su Lotta Continua ne ho scritte di tutti i colori. Ma non si firmava,
non si sapeva di chi erano gli articoli. Nessuno oggi può rinfacciarmeli» (da un’intervista di Claudio Sabelli Fioretti).