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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

REVIGLIO

Franco Torino 3 febbraio 1935. Economista. Ministro delle Finanze nel Cossiga I (79-80) e Cossiga II (80), Forlani (80-81),
del Bilancio nell’Amato I (92-93) • «Reviglio (conte Reviglio della Veneria) ha i natali giusti e i quattro quarti di
nobiltà per piacere ai socialisti rampanti. Insegna Scienza delle finanze a Torino e i
socialisti lo portano al governo tra 79 e 81; dopo di che diventa presidente
della commissione tecnica per la spesa pubblica, al Tesoro, fino all’83. Con il governo di Bettino Craxi diventa presidente dell’Eni, carica che ricoprirà per sei anni, per poi lasciarla a un altro socialista, Gabriele Cagliari,
finito poi tragicamente. In effetti Craxi l’ha spuntata e l’Eni è stabilmente dei socialisti. Di nuovo ministro nel 92 con Giuliano Amato,
Reviglio incappa in Tangentopoli e deve dimettersi. Non è colpa sua, ma dello stato. Infatti lo spiega a chiare lettere nel titolo del
suo libro del 96 che ha per titolo
Lo stato imperfetto (Rizzoli). Ma il passaggio di Reviglio non è stato inutile, anche i più citano la piscina in cima al grattacielo dell’Eni per giustificare il suo passaggio. Ha portato con sé all’Eni un gruppo di allievi» (Guglielmo Ragozzino) • «Per un professore, come io nella sostanza sono, è una soddisfazione avere degli allievi che in qualche misura contribuiscono ad
amministrare il Paese. Siniscalco è mio allievo da quando aveva 21 anni, Tremonti da quando ne aveva 25-26, Mario
Baldassarri si è laureato con me, anche Franco Bernabè ha fatto tutta la carriera con me» (da un’intervista di Dario Di Vico).