Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
REGIS Claudio Biella 17 aprile 1944. Elettricista. Politico • «Un elettricista, già senatore della Lega, promosso per vie misteriose vicecommissario all’ente per l’energia
REGIS Claudio Biella 17 aprile 1944. Elettricista. Politico • «Un elettricista, già senatore della Lega, promosso per vie misteriose vicecommissario all’ente per l’energia. E benedetto dal titolo di “ingegnere” perfino nel decreto di nomina presidenziale senza che l’Ordine degli ingegneri abbia idea di dove si sia mai laureato. Partiamo dalla coda? Siamo a metà luglio (2005). Carlo Rubbia, accusato d’avere un carattere ruvido, di essere insofferente alle osservazioni e di avere fatto traboccare il vaso con un articolo su Repubblica contro il Cda, bollato come “il branco”, è sbattuto fuori dall’Enea che, azzerato nei vertici, viene affidato ad una terna. Commissario, su indicazione forzista, è Luigi Paganetto, preside della Facoltà di Economia a Tor Vergata, vice-commissario Corrado Clini (nell’élite del ministero dell’Ambiente da anni, ben visto da socialisti e An) e l’“ing.” Claudio Regis, appoggiato dal Carroccio. Il quale, trionfante per l’ascesa nell’Olimpo della scienza, liquida il presidente deposto con parole affilate: “Nessuno mette in discussione le competenze di Rubbia sulle particelle, ma quando parla di ingegneria è un sonoro incompetente”. Un giudizio avventato. In linea con la storia dell’uomo. Il quale, quando stava a Palazzo Madama, era stato espulso dall’aula per avere barrito: “Aveva ragione chi invocava la legge Merlin per chiudere questo Parlamento: è un bordello!”. Prima ancora, andando incontro ad una condanna per vilipendio delle istituzioni, era stato, se possibile, più volgare: “I magistrati sono come i maiali: se ne tocchi uno, si mettono a urlare tutti”» (Gian Antonio Stella).