Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
POZZATO
Filippo Sandrigo (Vicenza) 10 settembre 1981. Ciclista. Nel 2006 ha vinto la
Milano-Sanremo. Una vittoria di tappa al Tour del 2004 • «Giocava a hockey su pista, lo sbocco naturale per chi vive a Sandrigo, provincia
di Vicenza, dove c’è una squadra plurititolata. Sulle rotelle ha cominciato a 4 anni, e vi ha
passato 8 stagioni. è stato anche il più giovane convocato in azzurro. Hockey d’inverno e ciclismo in estate. Dalle rotelle alle ruote, ecco la vita di Filippo
Pozzato. Finché papà Carlo l’ha messo di fronte al bivio: o l’uno o l’altro. Pippo, a 12 anni, ha scelto le ruote. Anche nel ciclismo ha un piccolo
record: è stato il più giovane a debuttare tra i professionisti. Nel 2000, a 18 anni e mezzo» (Luca Gialanella)
• «Bello è bello. Con la faccia da Casanova e quei lunghi riccioli biondi che fanno
imbestialire il sergente di ferro Giancarlo Ferretti. Sveglio è sveglio. Con la risposta sempre pronta e quella personalità da capopopolo che a qualcuno non va giù. Forte è forte. Accattivante. Spigliato. Moderno. Pozzato è uno dei volti della nuova generazione di fenomeni che promette di portare una
ventata di freschezza nel ciclismo. I compagni all’inizio lo hanno soprannominato “il Principe”, per la cura dell’aspetto, lo stile da personaggio e il guardaroba Dolce & Gabbana. Pippo ha l’immagine del ragazzo-copertina che può dare una spolverata a un ambiente per certi versi ancora troppo retrò. Tra coloro che credono in lui c’è Claudio Pasqualin, l’ex procuratore di Del Piero, che ha messo piede nel ciclismo incantato dal
talento di questo giovane cresciuto con l’hockey a rotelle e la passione per il Milan. Da junior era il capitano della
Nazionale che nel 99 vinse il Mondiale di Verona con Cunego. A Valkenburg 98
era stato argento su strada e bronzo nella cronometro. Su pista ha raccolto
medaglie nell’inseguimento individuale e a squadre, prima di fare il salto dagli juniores ai
professionisti, nel vivaio della Mapei. Un destino da campione già scritto» (Luigi Perna).