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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

PONZONI

Cochi (Aurelio) Milano 11 marzo 1941. Attore. Comico. Famoso soprattutto in coppia con
Renato Pozzetto (Cochi & Renato). Esordio nel 65 al Cab 64 di Milano, in tv dal 68 con Quelli della domenica, poi, tra l’altro, Il poeta e il contadino (73), Canzonissima 74 (con la sigla E la vita l’è bela), fino alla rottura del sodalizio (ricomposto nel 2000 con la fiction Nebbia in Val padana) • «Ero un ragazzo irrequieto. Giravo nei locali fino alle 7 di mattina. All’Oca d’oro o al Jamaica di Milano, dove ho conosciuto Buzzati, Bianciardi, Sassu.
Qualche volta terminavamo la notte in studio da Piero Manzoni. Ascoltavamo
jazz, non perdevamo un concerto di Chat Baker, Jerry Mulligan, Oscar Peterson,
mi piaceva anche Enzo Jannacci che al Santa Tecla accompagnava al pianoforte
Giorgio Gaber» (da un’intervista di Stefania Ulivi) • «Al Derby, nel tempio del cabaret, eravamo di moda. C’era la fila per venirci a vedere, tutte le sere. E tanti erano intellettuali,
veniva Luciano Bianciardi, Tinin e Velia Mantegazza, Umberto Eco, Dario Fo,
tanti. Qualcuno collaborava con la televisione, ma la mossa giusta la fece
Jannacci convincendo qualche dirigente» • «Capimmo che era successo qualcosa un lunedì, di pomeriggio in viale Umbria a Milano. Noi passavamo in macchina, c’era una scuola e c’erano i bambini che uscivano. Ne vedemmo due che sul marciapiede mimavano la
nostra danza, quella della gambetta che va di lato. Oggi sembra una cosa
normale, ma allora non c’era mica questa percezione del successo, di quanto poteva essere forte la
televisione. Il giorno prima, la domenica, avevamo debuttato nel programma del
pomeriggio»
• «Eravamo amici fin da ragazzini, tutto si basava su quello e faceva superare
tutto. Almeno fino a un certo punto. Renato era lombardo dentro, comicità popolare e importante, decisiva. Io avevo vissuto in Inghilterra, mi piacevano
i Monty Python, impazzivo per Peter Sellers, trasferivo quei modelli nella
coppia e ci integravamo» (da un’intervista di Antonio Dipollina).