Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
PIZZETTI
Ippolito Milano 30 gennaio 1926 • «Il più grande paesaggista italiano, l’amatissimo autore di Pollice verde, un tempo rubrica dell’Espresso, poi volumetto della Bur. Fu suo padre Ildebrando - uno dei più famosi compositori del Novecento - a trasmettergli l’amore per la lettura e per il verde. “Nella casa che d’estate avevamo in affitto sul lago Maggiore mio padre faceva l’orto. E i primi libri di Dumas me li diede lui quando avevo undici anni”. Dopo una laurea in Lettere con Natalino Sapegno (studiava assieme a Beniamino
Placido), per un certo tempo si occupò di trasmissioni della radio in lingua tedesca, lingua che conosce in virtù d’una tata, Trudi, che fu presso di lui bambino. Trudi, cui Pizzetti dice di
dovere “uno sguardo circolare sulla natura”. “La svolta” della sua vita è avvenuta nel 65: “Allora lavoravo in Garzanti, e come lettore bocciai un libro sui fiori, che mi
pareva modesto. Garzanti, che sapeva del mio amore per le piante, mi propose di
scriverne uno”. Dopo tre anni di lavoro con un giardiniere inglese uscivano i due tomi del
Libro dei fiori, ormai considerato un classico» (Patrizia Carrano).