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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

PISTELLA

Fabio Brescia 14 giugno 1944. Fisico. Presidente del Cnr • «Laureato in fisica nucleare, lascia presto i laboratori per diventare manager.
Direttore generale dell’Enea, l’ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente, resta per 16 anni ben saldo sulla poltrona, sotto numerosi presidenti.
Pistella, nominato ai tempi del Caf, l’asse Craxi-Andreotti-Forlani, rappresenta l’uomo della Dc, il personaggio della continuità e di garanzia proprio nel difficile passaggio del referendum antinucleare. A
giugno del 2003 presiede l’Inoa, l’Istituto nazionale di ottica applicata, quando viene eletto nel Collegio dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Poi, la presidenza del Cnr. Al culmine di una
carriera tutta politica e manageriale. Per questo, sostiene lui, il suo
curriculum non è fitto di pubblicazioni. Nature lo accusa di aver gonfiato le referenze: vanta
150 articoli, ma gli archivi internazionali ne custodiscono solo tre. Tanti
sono gli studi certificati dal Thomson Isi Web of Knowledge, il database che
raccoglie le pubblicazioni scientifiche dei ricercatori di tutto il mondo. La
sua investitura alla guida del Cnr è governativa; la VII commissione parlamentare chiamata a valutare il suo
percorso professionale approva la scelta. “Del resto” spiega rispondendo alle accuse di chi non lo considera uno scienziato, “ero in linea con quanto prevede la legge sulla qualificazione del presidente:
esperienza scientifica e manageriale”. E dal 14 luglio 2004, giorno in cui si insedia al Cnr, Pistella avvia la sua
personale rivoluzione: punta tutto sulla ricerca applicata, segue alla lettera
la riforma Moratti, ridisegna gli istituti di ricerca che passano da 107 a 67.
Assegna gli 11 dipartimenti a scienziati scelti, secondo i critici a cui dà voce Nature, sulla base di criteri non scientifici. Controlla personalmente
tutto: ogni contratto, ogni assunzione, ogni borsa di studio. Tenta di
trasformare il Cnr in un’azienda. Un restyling con tanto di etichette. Accanto ai dipartimenti sono
spuntate le commesse. I progetti devono essere approvati dal cda dell’ente e controfirmati personalmente dal presidente. “E se non rientrano nel piano delle commesse niente via libera”, accusano i suoi detrattori. Pistella respinge: “Un cambiamento di tale portata non può che lasciare scontento qualcuno. Ma è impossibile orchestrare un’opera con 300 Maria Callas”» (Olga Piscitelli).