Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
PIRONTI
Tullio Napoli 1937. Editore • Dopo l’esordio con Monaco ’72. La notte dei fedayn, ha indovinato alcuni libri di denuncia come The Vatican Connection, poi, su consiglio di Fernanda Pivano e Francesco Durante, ha fatto conoscere
agli italiani Bret Easton Ellis, Don DeLillo, Naghib Mahfuz, Tahar Ben Jelloun.
Sui diritti di quest’ultimo è anche scoppiato un incidente con l’Einaudi, non finito in tribunale per decisione dello stesso Pironti • «Sono l’unico editore in attività che sia mai stato sul ring. Incominciai a 15 anni, a Napoli, nella palestra
Olimpia in via dei Mille, la palestra più elegante della città. Tenevo paura. Sul ring. Paura di prenderle, di uscire scemo. Andavamo a
combattere sulle navi degli americani, che ci spruzzavano con il ddt per levare
le piattole, ma pagavano bene, 50 mila a incontro, quando la mia paga normale
era di 5 mila. Solo che arrivo sulla nave e vedo sto’ nero, bello, grosso, vicino al sacco. E dissi al maestro: questo no. Il maestro
chiamò un altro, uno che io battevo sempre, e quello picchiò al nero, che teneva più paura di me. Io non sono mai stato un vincente» (da un’intervista di Emanuela Audisio).