Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
PILLER COTTRER
Pietro Pieve di Cadore (Belluno) 20 dicembre 1974. Sciatore. Di fondo. Campione del mondo 2005 della 15 km.
Medaglia d’oro con la staffetta e bronzo nella 30 km combinata alle Olimpiadi di Torino
(2006) • Ragazzo dai tratti austro-ungarici, «spiegabili perché nel Seicento tredici famiglie austriache si stabilirono a Sappada, ed io
provengo da una di quelle» (da un’intervista di Paolo Rossi) • «Faceva il discesista da bambino: a 5 anni andava a portare il sacchetto col
pranzo a papà Agostino che lavorava sulla funivia ai 1400 metri di Sappada, e al ritorno
scendeva lanciato. Poi zio Damiano lo convertì agli sci stretti: “Non finirò mai di ringraziarlo”. Anche se il primo anno da fondista Pietro non faceva che piangere: “Quanto era dura spingere, fu una sofferenza indicibile, poi ai campionati
giovanili infliggevo distacchi di un minuto”. Cresceva e si fortificava: “Da juniores feci un anno in più dei canonici 3, ma non vinsi mai la medaglia ai Mondiali, arrivai quinto vicino
a queste montagne, a Reutte: davanti a me c’erano due giapponesi!”. Pietro non desistette: abbandonò la terza superiore, entrò nei Carabinieri, decise di votarsi completamente al fondo. “Altrimenti avrei fatto il falegname, dalle mie parti ci sono tanti artigiani del
legno”. Il 23 ottobre del 2001 gli costò caro: mentre spaccava la legna per il camino di casa, si tranciò l’indice della mano sinistra: “In fondo mi andò bene, diventai Silver Finger all’Olimpiade”» (Stefano Arcobelli).