Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
PILATI
Stefano Milano 10 dicembre 1965. Stilista. Di Yves Saint-Laurent. «Io voglio vestire le ventenni. Loro hanno tempo di cambiarsi quattro volte al
giorno, di fare la gara con le amiche a chi ha il vestito più bello...» • «Viene da Milano, zona Porta Venezia, centro, a due passi da via Montenapoleone e
via della Spiga. La sua storia spiega i suoi abiti. Da ragazzino aveva poca
voglia di studiare e tanta di conoscere “quel mondo, erano la fine dei Settanta, del prêt à porter di Armani e Ferré, due geni” e ha interrotto l’istituto per geometri per dedicarsi al taglia e cuci (“Mi facevano togliere i fili di trama e ordito per ricucirli su fogli a quadretti”), non prima di aver torturato le sue due sorelle obbligandole a vestire i
prototipi che tirava giù dalle pagine di Vogue. Fisicamente sembra un velista, un Pelaschier (alto,
biondo con la barba, il viso abbronzato), solo più magro. Ma non è uno sportivo: “Lavoro, lavoro e lavoro”. I punti sui fogli a quadretti, un’azienda di velluti e poi, nel 93 da Armani, nel 95 da Prada e nel 2000 da Tom
Ford, come
design director di Yves Saint-Laurent. Quattro anni nell’ombra. Ora è il protagonista di una moda tutta sua, che se non altro ha avuto il coraggio di
proporre, riscrivendo completamente la pagina. Non sarà facile capirlo» (Paola Pollo).