Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
PIERSANTI
Franco Roma 12 gennaio 1950. Compositore • «Uno dei più bravi compositori italiani (vincitore di due David di Donatello per le colonne
sonore di Ladro di bambini e Lamerica), che appartiene ad una categoria quasi scomparsa di artisti raffinati e
preziosi, sta vivendo un periodo importante iniziato con L’amore ritrovato di Carlo Mazzacurati, Le chiavi di casa di Gianni Amelio, La bestia nel cuore di Cristina Comencini, Il caimano di Nanni Moretti» (Gabrielle Lucantonio) • «Grazie a Moretti ho iniziato a scrivere musica per il cinema. Il film, l’oramai mitico Io sono un autarchico. Era il 75. Successivamente scrissi altre tre partiture per lui: Ecce Bombo, Sogni d’oro e Bianca. Da allora ad oggi ho firmato le musiche di un centinaio di film. Quello con
Nanni fu un incontro casuale. Frequentavo ancora il conservatorio, la mia
intenzione, la mia idea era quella di essere un compositore “serio”, non avevo mai pensato alla musica applicata alle immagini e non sapevo niente
di niente di cosa significasse scrivere musica per il cinema. L’occasione me la offrì Nanni appunto con Io sono un autarchico e questo mio approccio fu abbastanza eccitante. Scoprire quelle particolari
modalità di lavorazione, essere pressati da una scadenza, le richieste di un regista, la
definizione e ridefinizione della musica scritta che avviene insieme a lui, la
sala di registrazione, il mix, il montaggio, i tagli sulla musica tanto da
cambiarne a volte i connotati per meglio farla aderire a una scena, erano tutte
cose così nuove e lontane dalla concezione e dalla prassi che avevo come compositore di
musica fine a se stessa che fu come salpare su un’astronave per Marte. E la scoperta fu straordinaria. Altri film e incontri
importanti con registi diversi che mi hanno arricchito e rivelato tanto. Gianni
Amelio ad esempio è stato un maestro per me. Non ho mai seguito un metodo preciso nel mio lavoro e
per quanto possa organizzarmi, ogni regista, ogni film ti pongono costantemente
problemi differenti da affrontare e risolvere che alla fine non sai dove ti
porteranno. Questo per me resta oggi ancora lo stimolo maggiore».