Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
PICONE
Giuseppe Napoli 1976. Ballerino. «Alto, elegante. Da casa se ne è andato a 16 anni per entrare al Ballet national de Nancy. Da lì, a 18 anni, si è trasferito a Londra, all’English National Ballet, poi è passato a New York» (Sergio Trombetta) • «è libero battitore per scelta, dopo una lunga crisi che ha rischiato di
allontanarlo per sempre dal mondo dorato e crudele del balletto. Bolle, Murru,
Picone: è la triade magica del balletto italiano in questo momento» (Donatella Bertozzi) • «In nessun altro luogo al mondo mi sento sicuro come in palcoscenico: lì nessuno mi può ferire. I problemi, sul piano umano, sono altri: quello che fa stare
profondamente male avviene fuori e oltre le quinte. In questo senso ho avuto
esperienze negative a Londra e soprattutto a New York. Ci sono “politiche” rivoltanti: andare a cena con quella certa ballerina, o a letto con il tal
coreografo, per ottenere o mantenere un certo ruolo, una determinata visibilità. Non son cose per me, che vengo da una famiglia semplice e “pulita”. Ho detto no. A New York sono stato in ospedale sei mesi. Non mangiavo più, volevo mollare tutto. Per fortuna è passata».