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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

PETRUCCIOLI

Claudio Terni 22 marzo 1941. Politico. Dal luglio 2005 presidente della Rai • Dal 66 al 69 è stato segretario nazionale della Federazione giovanile comunista. è stato anche membro del Comitato centrale del Pci e, nell’82, direttore del quotidiano l’Unità. Eletto deputato nell’83 e nel 92, senatore dal 94 • «Figlio di un ferroviere di Foligno comunista e cattolico (smise di votare Pci
per non essere scomunicato, narrano le cronache), Petruccioli si è iscritto al Pci nel 58, ha studiato filosofia avendo per maestri Ugo Spirito,
Ettore Paratore, Federico Chabod. Nessuno di loro poté quanto il richiamo di Togliatti, tuttavia. Abbandona gli studi e nel 66 è segretario della Fgci. Direttore dell’Unità negli anni Ottanta si dimette per lo scandalo del falso documento sul caso
Cirillo: “era falsa la fonte del documento, ma la storia era vera”. E però, di nuovo giù nelle montagne russe della popolarità di partito. Del continuo “up and down” nelle quotazioni non si è mai fatto un gran cruccio, ha pazientato: “la mia immagine nel partito è quella di una persona con delle qualità nell’elaborazione ma non molto affidabile dal punto di vista della praticità”, dice di sé. Astratto, poco concreto: così del resto negli anni Sessanta Togliatti bollò il suo primo giornale, Città futura. Pazienza, il tempo è galantuomo. Basta resistere, certe volte basta tener ferma la barra: non
trascurare gli studi e gli amici. A chi gli rimproverava, da presidente della
commissione di vigilanza Rai, di essere intimo di Antonio Baldassarre, allora
presidente Rai, rispondeva: eravamo compagni di banco al ginnasio. Di seguito l’elenco delle altre amicizie: con Giuliano Ferrara “giocavamo in spiaggia insieme all’Argentario a dieci anni”, con Zaccaria “eravamo compagni all’università”. Con Sofri la visita di leva, Confalonieri “l’ho conosciuto negli anni Settanta a Milano. Tre o quattro volte l’anno ci vediamo a cena”. Anche Berlusconi dice di “aver avuto modo di conoscerlo”: fu nel 94, “per uno scambio epistolare”. Poi certo i contatti istituzionali» (Concita De Gregorio)
• «è un formidabile ballerino: valzer e tango, grazie a due piedi d’oro (abbastanza memorabile, raccontano i suoi amici, fu una festa di compleanno
in cui si esibì in tacco-punta-spinta-slancio, con avvitamento finale e conclusivo casché). è tra gli scopritori di Capalbio, del paesino dove si raduna un certo mondo di
sinistra — spesso radical-chic — e del vicino tratto di costa, dello stabilimento • L’ultima spiaggia, dove gli hanno scattato foto mentre gioca a carte con Chicco
Testa e Enrico Mentana, con Fabiano Fabiani, Furio Colombo e Claudio Martelli.
Amicizie, come si dice, trasversali» (Fabrizio Roncone) • «I miei primi ricordi sono nel podere di mio zio, dove vivevamo sfollati. Dormivo
su un letto col materasso fatto di foglie di pannocchie. E sotto il letto era
pieno di fette biscottate che mia madre prendeva con la tessera per il pane.
Poi andammo a Foligno. Fino alla seconda liceo. Avevo 16 anni. Poi Roma. L’università? Filosofia. Volevo essere di sinistra come mio nonno, come il mio professore di
filosofia di Foligno. La sinistra era il Pci» • «Mia moglie Giovanna è la figlia di Giovanni Nuvoletti che in seconde nozze sposò Clara Agnelli. Scalzone è un parente strettissimo, siamo figli di due sorelle» (da un’intervista di Claudio Sabelli Fioretti).