Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
PETACCO
Arrigo Castelnuovo Magra (La Spezia) 7 agosto 1929. Storico, uno dei pochi che si
dedica professionalmente alla divulgazione • «I ragazzi del ’44 (Mondadori) nel lontano 65 era stato vittima del conformismo e censurato; vent’anni più tardi, divenne il pretesto per una clamorosa polemica editoriale. Petacco vi
descrive i turbamenti del giovanissimo protagonista, suo alter ego, di fronte
alle brutalità di una guerra condotta senza esclusione di colpi fra partigiani e fascisti in
Lunigiana. Agguati, tradimenti ed esecuzioni sommarie sono accomunati da un
termine allora tabù e oggi ampiamente adottato dagli storici non solo revisionisti: “guerra civile”. I passaggi di campo, pro o contro la Repubblica di Salò, sono descritti come spesso furono realmente: scelte occasionali, dettate da
slanci, equivoci e circostanze fortuite. Soprattutto non fu perdonata al
Petacco di allora, quando presentò alle case editrici il suo romanzo, la scelta di descrivere criticamente la
Resistenza. Il protagonista de
I ragazzi del ’44 entra a far parte di una formazione partigiana nominalmente cattolica, in realtà egemonizzata dai comunisti, ma resta una velleitaria comparsa sul teatro di
guerra. Petacco nella sua nota è esplicito: “il contributo dei partigiani alla guerra di liberazione fu modesto”, mentre venne “oscurato l’apporto, quello sì decisivo, della Quinta armata americana e della Ottava armata britannica”. Ne è passata di acqua sotto i ponti, certo, da quell’anno 65, quando il giovane Arrigo offrì inutilmente a varie case editrici il dattiloscritto; senza immaginare, allora,
che gli inevitabili rifiuti avrebbero bruciato la sua carriera di romanziere,
spingendolo però verso il giornalismo e la storia» (Dario Fertilio).