Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
PESCANTE
Mario Avezzano (L’Aquila) 7 luglio 1938. Politico. Deputato. Di Forza Italia. Ex presidente del
Coni (93-98). Sottosegretario ai Beni culturali con delega allo sport nel
Berlusconi II. «Per quindici anni professore di Legislazione e normative sullo sport all’Università La Sapienza di Roma, dal 73 e per venti anni è stato segretario generale del Coni per diventarne, poi, presidente fino al 98
quando lo scandalo doping che aveva investito il calcio lo portò alle dimissioni. è, quella, l’esperienza più triste della sua carriera: lasciò l’incarico davanti all’accertata inefficienza del laboratorio antidoping dell’Acqua Acetosa, di cui in qualità di presidente del Coni era il responsabile. I lavori della commissione
presieduta da Carlo Federico Grosso, quest’ultimo nominato dall’allora vice-premier, Walter Veltroni, non portarono a responsabilità dirette, ma il Cio chiuse, in pratica, il laboratorio per un anno ritirandogli
l’accredito. Chiusa la lunga parentesi ai vertici del Coni (Pescante è stato per ben 13 volte capo-missione della squadra italiana in tredici edizioni
dei Giochi olimpici, invernali ed estivi), è presidente del Coe, il Comitato olimpico europeo, dove ha preso il posto di
Rogge e dal 94 è membro del Comitato olimpico internazionale» (La Stampa)
• «L’unico dirigente sportivo italiano a conoscere ed applicare l’istituto delle dimissioni, e purtuttavia Araba Fenice capace di risorgere dalle
proprie ceneri» (Claudio Colombo) • «Lo sport rappresenta uno dei pochi esempi di globalizzazione positiva».