Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
PERRICONE
Antonello Palermo 19 ottobre 1947. Manager. Amministratore delegato di Rcs quotidiani,
società editrice del Corriere della Sera. Subentrato (12 settembre 2006) a Vittorio
Colao. Prima (dal dicembre 2004) amministratore delegato dell’Itedi, società editrice del quotidiano La Stampa • Dall’81 all’83 è stato direttore generale Publikompass (concessionaria di pubblicità del Gruppo Fiat), dal 90 al 91 amministratore delegato della Manzoni Spa
(concessionaria di pubblicità de La Repubblica, L’Espresso ecc.), dal 91 al 95 amministratore delegato in Publitalia (pubblicità Mediaset), dal 95 al 2002 amministratore delegato della Sipra (concessionaria
di pubblicità della Rai), dal 2002 al 2004 amministratore delegato della Maserati
• Nel maggio 2006 Prodi lo voleva alla direzione generale della Rai (dove venne
invece mandato Cappon) • «Cugino in secondo grado di Francesco Rutelli (la madre di Perricone era cugina
del padre di Rutelli), sposato con l’ex campionessa di nuoto Chicca Stabilini (considerata nella Roma dei primi anni
Ottanta una delle ragazze più belle della città), proviene dall’enclave della borghesia ricca di Palermo: accesso per casta al circolo della
Vela, vacanze a Cortina, perfino lo stadio di Palermo intitolato allo zio
materno, Renzo Barbera. A 15 anni, all’ombra delle Dolomiti, Perricone incontra il ragazzo che avrà un ruolo determinante nella sua vita: Luca di Montezemolo. Il futuro presidente
di Confindustria, Diego Della Valle, Corrado Passera e lo stesso Vittorio Colao
entreranno e usciranno dalle porte girevoli della vita di Perricone, fino a
ritrovarsi tutti insieme in Rcs. è Montezemolo, nell’81 amministratore delegato di Itedi, proprio lo stesso ruolo ricoperto da
Perricone 23 anni dopo, a strappare l’amico palermitano al mondo dei revisori dei bilanci e a nominarlo direttore
generale di Publikompass, la concessionaria di pubblicità del gruppo Fiat. Poi l’attuale presidente della Confindustria lo porta con sé in Cinzano. E dopo, insieme a lui e a Gianni Bulgari, fonda nell’87 la High Touch Enterprises: la società si occupa anche della comunicazione di aziende più o meno note. Tra queste ultime quelle di Della Valle [...] La coppia
Luca-Antonello funziona bene. Tanto è vulcanico l’uno tanto è preciso e pignolo l’altro. Nel corso degli anni litigheranno per queste differenze e faranno la pace
un’infinità di volte (“Ma io sono siciliano” ama dire Perricone “ho la testa più dura di lui”) [...] Le strade lavorative dei due si separano per 12 anni, per poi riunirsi
nel 2002. Con Montezemolo patron della Ferrari, Perricone diventa
amministratore delegato della Maserati. (Poi c’è il passaggio a Publitalia): uno dei tormentoni preferiti da Perricone è dire che lui è un tipo da pane e salame non da aragosta e champagne: ma negli anni a
Publitalia, più che pane e salame, mangia pane e cicoria, come direbbe suo cugino Rutelli. è Corrado Passera, all’epoca ai vertici della Mondadori con un assistente di nome Vittorio Colao, a
chiamarlo come amministratore delegato della concessionaria di pubblicità Manzoni. Ma, a guerra conclusa, dopo la divisione del gruppo L’Espresso dalla Mondadori, Dell’Utri gli offre di lavorare a Publitalia, dove diventa amministratore delegato
[...] Con la nomea di berlusconiano approda a capo della Sipra, sotto la
presidenza Rai di Letizia Moratti, preceduto dal sospetto che avrebbe “publitalizzato” la concessionaria della Rai. Ironia della sorte, dopo aver rivitalizzato la
società, sette anni più tardi sarà proprio il secondo governo Berlusconi, con il ministro Maurizio Gasparri in
prima linea, a chiedere la sua testa, dopo che era passato indenne - grazie
alle sue doti di camaleonte - al fuoco di sei governi» (Denise Pardo).