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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

PERICU

Giuseppe Genova 20 ottobre 1937. Politico. Sindaco di Genova, eletto nel 97 e nel 2002 • «“Dicevano di non consegnare la città a certa gente, ai vandali, ai casseur. Parlavano di me. Il sindaco dei black
bloc, dicevano. Ecco, questa è la cosa che mi ha fatto più male. Ma i genovesi hanno saputo distinguere, capire le ragioni di chi esprime
un disagio e che non si può liquidare etichettandolo come black bloc. Sì, avevo pensato di rinunciare, di lasciare tutto”. Voleva rituffarsi sui suoi tomi di Diritto amministrativo, riprendere possesso
della cattedra universitaria. Forse era anche provato dalle vicende del G8. O
più prosaicamente, come maligna qualcuno, voleva risollevare il 740 che in pochi
anni da sindaco si è dimezzato. Ma poi ha cambiato idea. Tirato per la giacca da tutto il
centrosinistra, sicuro che con lui il Polo non avrebbe avuto speranze, si è ripresentato e ha vinto al primo turno, sbaragliando Castellaneta (Lega Nord e
Liguria Nuova) e Magnani (Forza Italia-An), lasciato solo da un Polo che lo
considerava troppo anziano e debole. è “un uomo testardo”, dice la moglie Carla. “Un sardo” lo definisce sorridendo il vicesindaco Claudio Montaldo. “Un becchino sardo”, lo chiamava invece con un ghigno Gianni Baget Bozzo, provocando le ire degli
isolani di stanza a Genova. Lo hanno chiamato “sindaco di Porto Alegre”, lo hanno accusato di fare affari con le Coop e definito “golfista di Rapallo”. Ma Pericu il sardo alla fine ha incassato i risultati di quattro anni di
governo della città» (Alessandro Trocino).