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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

PENDE Stella Roma 24 febbraio 1951. Giornalista. Di Panorama. «È specializzata in inchieste in cui ci vuole stomaco e sensibilità crepuscolare

PENDE Stella Roma 24 febbraio 1951. Giornalista. Di Panorama. «È specializzata in inchieste in cui ci vuole stomaco e sensibilità crepuscolare. Pedofilia, carceri, devastazioni. “Mi interessano i perdenti. Arrivo dopo, quando gli altri cronisti sono partiti. Scavo sui risvolti trascurati”. Il demiurgo di Stella È il nonno Nicola Pende, celebre endocrinologo ante e dopoguerra. “Era uno stregone. Più importante per me di mio padre”. La stregoneria maggiore l’ha esercitata su di lei. “Sono la réclame vivente delle sue teorie sulla crescita: ero piccola, mi ha curata, eccomi. I Pende in origine sono ‘nani’. Il mio bellissimo padre, suo figlio e medico anche lui, È stato un precursore del tacco nelle scarpe”. Scomodità che non gli ha impedito di prendere la fuga dalla famiglia per il Brasile, generando copiosamente laggiù. “Ho fratelli brasiliani splendidi, con occhi verdi e corpi da sogno”. Il nonno, dunque, ha supplito il padre. Alla laurea imminente in Lettere, Stella preferì Panorama, il settimanale della sua vita. “Ma eravamo agli antipodi. Loro pretendevano uno stile impersonale, figurati io. Mi falciavano i pezzi, passavo per incapace. Stufa, dopo dieci anni ho chiesto a Lanfranco Vaccari di prendermi all’Europeo. Gli ho detto: ‘Sono bravissima, credimi. Lì mi martirizzano’. Mi ha assunto dubbioso. Scritti i primi articoli era incredulo: ‘Ma questi li scrivi tu?’”. Masochisticamente È poi tornata a Panorama. “Sono testarda. Ora ho vinto su tutta la linea”. Ha fatto pure tanta tv con Gianni Minoli. Memorabile lo scalpore per il sacramento scappato all’attore Mastelloni durante una sua trasmissione ( Blitz - ndr). Fu crocifissa per l’incidente, come se a ostiare fosse stata lei. Dei suoi amori, noto È Marco Tardelli, il calciatore, padre di suo figlio. Si conobbero sul set tv, Marco fresco reduce del gol decisivo al Mundial 82. “L’ho visto e ho detto: lo sposo”. Non si sono sposati, si sono amati bene e salutati nel 95» (Giancarlo Perna).