Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
PENATI
Filippo Monza 30 dicembre 1952. Politico. Ds. Presidente della Provincia di Milano (dal
2004). Dall’85 al 93 è stato assessore al Bilancio e all’Urbanistica al comune di Sesto San Giovanni, di cui nel 94 e 98 è stato eletto sindaco • «Occhiali, barba, ex insegnante di Educazione tecnica poi assicuratore, padre
operaio alla Breda e nonno — Filippo pure lui — morto a Mauthausen dove era stato deportato dopo gli scioperi a Sesto nel 44.
Anche il suo privato è senza scosse: sposato con Rita, due figli, ama leggere, il Milan da prima che
arrivasse Berlusconi e la musica, classica e jazz in uguali dosi. Le vacanze
sono sempre a Piazza Torre in vall’Imagna. La sua carriera è tutta interna al partito, prima comunista e oggi Ds, prima alla guida della
federazione metropolitana e oggi nella direzione nazionale. “Uno stalinista, nel senso che è uno che ha un metodo d’acciaio: le campagne elettorali se le è sempre fatte porta a porta. Ancora oggi gli piace, quando lo invitano in
sezione”, raccontano quelli che lo conoscono bene, i meno sorpresi nel sapere che Penati
ha premiato il centro sociale Leoncavallo e per la guida della Serravalle
autostrade ha voluto il vicepresidente di Banca Intesa Giampio Bracchi, finanza
cattolica e progressista. O che alla festa dell’Unità al Monte Stella era sempre in prima fila con Piero Fassino o Romano Prodi, tra
Anna Kanakis e Sabrina Ferilli»
• Il sindaco di Milano Albertini lo ha accusato di aver sperperato denaro pubblico
nell’acquisto del 15 per cento dell’autostrada Milano-Serravalle Scrivia: il pacchetto venne pagato 238 milioni, cioè 8,83 euro per azione. Marcellino Gavio, l’imprenditore che vendeva, lo aveva messo insieme un anno e mezzo prima a 2,9
euro. Gavio, secondo Albertini, avrebbe poi usato quei soldi per comprare
azioni Bnl da rivendere poi a Unipol, nel quadro della scalata progettata da
Giovanni Consorte (vedi).