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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

PARISI

Giorgio Roma 4 agosto 1948. Fisico • «Candidato più volte al Nobel per la Fisica, è il maestro indiscusso della “teoria del caos”. Cosa vuol dire? Chiude gli occhi, aggiusta il ciuffo, sistema la giacca color
cammello chiaramente demodé. E dice: “Cerco le regole dei sistemi caotici, modelli matematici che spiegano lo sviluppo
di cose complesse come il comportamento dei fluidi, le proprietà dei materiali, il volo degli uccelli”. Il volo degli uccelli? “Sì, gli storni. Fanno delle evoluzioni incredibili in cielo e vogliamo studiarle,
anzi a proposito...”. Eccola qui la bellezza della fisica. Una valanga di numeri, formule
incomprensibili, equazioni impenetrabili e poi (paffete) l’applicazione pratica: da quelle terribili, la bomba atomica, a quelle sublimi, i
transistor di radio e telefonini. Gli storni sono solo uno degli esempi: “Ha presente una candela accesa? La cera si scioglie e sembra scendere
regolarmente verso il basso. Bene, supp
oniamo di poter guardare al microscopio quel movimento: la cera scende con una
serie di terremoti che sono sempre meno frequenti e meno intensi fino al
momento in cui diventa solida”. L’applicazione pratica? “Lo stesso modello matematico regola la volatilità sui mercati finanziari. Beninteso, non ci permette di capire se il giorno dopo
un titolo aumenterà oppure scenderà. Ma ci consente di predire se il suo valore cambierà di parecchio. In questo modo le banche possono stimare il rischio dei loro
investimenti”» (Corriere della Sera).