Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
PARIETTI
Alba Torino 2 luglio 1961. Conduttrice tv. «Ero la più bella del reame» • Lanciata nel 90 dal programma di Tmc Galagoal (in cui parlava di calcio senza grande competenza ma mostrando le belle gambe
seduta su un alto sgabello). Nel 2006 ha condotto Grimilde (la domenica alle 21.30 su Italia1) • «Decisa a entrare nel mondo dello spettacolo fin da bambina (“ho esordito in una recita scolastica, nel ruolo del dottor Balanzone”), Alba ricorda una gavetta “lunga quindici anni. Fino al 90, l’anno di Galagoal, la mia carriera aveva un profilo bassissimo. Ho patito un mare di umiliazioni
da certe sadiche funzionarie della Rai che mi trattavano come carne da macello,
tanto che alla fine mi sono costruita una corazza abbastanza forte. Quando è arrivata la popolarità, a parte qualche momento di isteria da me peraltro riconosciuto, credo di
essermela cavata proprio in virtù di quella gavetta”» (Patrizia Carrano) • «A Torino, dove sono nata, frequentavo l’oratorio e già ero considerata controcorrente. Anche perché, uscita da lì, magari partecipavo a una manifestazione in piazza. Ho vissuto in una Torino
assai borghese e vengo da una famiglia particolare. Il ramo materno, tra l’altro, aveva un rapporto stretto con i Savoia. Lo zio di mia madre, Mario Giay
Merlera, era commendatore del re e viveva addirittura a Palazzo, come braccio
destro di Adalberto di Savoia, duca di Bergamo, che fu testimone di nozze dei
miei genitori. Mio padre veniva da una famiglia del tutto diversa, d’origine contadina, colta e di sinistra. Mio nonno era un artigiano, socialista
vecchio stampo, perseguitato dal fascismo per le sue idee. Papà, da piccolo, era l’unico ad andare a scuola senza la divisa di Balilla. Ho conosciuto il meglio, la
parte più originale di tutti gli strati sociali. Papà considerava la cultura come la più grande forma di libertà. Per questo mi ha sempre spinto a crescere e a studiare. Per lui lo studio era
tutto. Fu tra i fondatori di uno dei Convitti della Rinascita, al termine della
Resistenza. Sono cresciuta con questo padre che ho idealizzato. E in un certo
senso, è lui la mia vera anima» (da un’intervista di Luciano Regolo)
• Il trotzkista Marco Ferrando ricorda «una splendida Alba Parietti a una riunione dei primi anni Ottanta a Torino» • «Ho speso i miei soldi. Mi sono rifatta due volte le tette, le labbra a canotto e
anche la villetta con la piscinetta. Nessuna di queste cose l’ho mai considerata un punto d’arrivo» (da un’intervista di Stefania Miretti) • Tra le tante storie d’amore ampiamente pubblicizzate dai giornali scandalistici: il comico Franco
Oppini (dal quale ha avuto un figlio), il filosofo Stefano Bonaga, l’attore Christopher Lambert, il finanziere Jody Vender • «Gli uomini che stanno con me devono subire un tale massacro che è meglio che si assicurino con i Lloyds di Londra».