Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
PAPALIA
Guido Catania 23 marzo 1938. Magistrato. A Verona dall’80 come sostituto procuratore, nel 93 è stato nominato alla guida della Procura. Nel 96 ha ordinato una perquisizione
nella sede della Lega in via Bellerio a Milano, nell’ambito di un’inchiesta che vedeva Umberto Bossi e una quarantina di leghisti accusati di
attentato all’integrità dello Stato, alla Costituzione e di aver organizzato un’associazione paramilitare, le «Camicie verdi»
• «è nato a Catania da famiglia calabrese. Insomma, un vero terun, per dirla con
Calderoli. Veste sempre di grigio, appare un tipo “tutto casa e ufficio”. Più ufficio che casa, a onor del vero. “Sono un magistrato al servizio della gente - racconta di sé - Svolgere la professione a tempo pieno è un dovere”. Sotto le sue finestre, nel 98, durante un corteo, il leghista Borghezio gli
gridò che “avrebbe fatto la fine di Mussolini”. E, naturalmente, non seguì alcuna querela» (Marisa Fumagalli).