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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

PAOLINI

Giulio Genova 5 novembre 1940. Pittore • «Erano gli anni Sessanta, proprio agli inizi e Giulio Paolini, genovese nella
nebbia di Torino, girava per le strade in un paltò anni Cinquanta, reggendo una tela bianca che era già un quadro, un’opera “futura”. Già, pennelli, tavolozza, trementina, li aveva buttati nel Po a favore di cornici,
masoniti, telai, fotografie, barattoli di vernice, cartoncini colorati,
plexiglas, calchi di gesso. Perché Paolini voleva dipingere e “raccontare” la storia della pittura, la storia del dipingere e quella dei suoi materiali. C’erano le canzoni dei Beatles e in poesia e in letteratura nuove avanguardie. In
pittura Fontana, Manzoni o Klein avevano dato, chi drammaticamente e chi
ironicamente, una bella spallata all’idea di tela su cui dipingere, di quadro da appendere. Paolini, allora, era il
più beatle dei pittori torinesi, un John Lennon “freddo” che si faceva fotografare sulle rotaie del tram di corso Re Umberto con la sua
tela fra le braccia per dire che quella era un’opera. Eran tempi più allegri. Certo lo erano i suoi galleristi» (Nico Orengo).