Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
PALAZZI
Stefano Napoli 12 settembre 1960. Capo della procura federale della Figc. Giudice di
appello della Corte militare di Napoli dal 98 • «In magistratura è entrato a 26 anni. Giovane sostituto procuratore, Palazzi ha gestito l’accusa in processi contro la camorra a Nola e a Napoli. Dieci anni dopo supera
gli esami (è il primo) e passa alla magistratura militare. Tre anni da giudice di primo
grado e viene promosso in Corte d’appello. Come magistrato militare è fuori dai rigori del Csm, che ha detto no agli incarichi sportivi. Palazzi ha
una doppia esperienza: inquirente e giudicante. A concludere brillantemente le
vicende che lo riguardano, Stefano Palazzi ha cominciato presto. A 22 anni si
laurea in Giurisprudenza, a Napoli, con 110 e lode. E il suo libretto
universitario è uno spettacolo: 30 e lode in Diritto penale, Diritto internazionale, Diritto
amministrativo, Scienza delle finanze e Diritto finanziario. E gli altri venti
esami? Trenta senza lode. Palazzi ha pure l’abilitazione per insegnare materie giuridiche e una cattedra in Diritto penale
militare alla sede distaccata (di Forlì) dell’Università di Bologna. Non è ancora un Cesare Beccaria (
Dei delitti e delle pene), ma ha le carte in regola. La sua firma è svolazzante, forse dentro l’armatura c’è (anche) un poeta» (Gianni Bondini) • Sullo scandalo Moggi: ricevuta da Borrelli la relazione che giudicava ugualmente
colpevoli Juventus, Lazio, Fiorentina e Milan, ha rinviato a giudizio 26
persone, le quattro squadre, ma valutando meno grave la posizione del Milan
(Galliani colse in ogni caso l’occasione di quel rinvio a giudizio per dimettersi da presidente della Lega).