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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

NUTI Francesco Firenze 17 maggio 1955. Attore. Regista. Due David di Donatello come miglior protagonista: Io, Chiara e lo Scuro (83, anche Nastro d’argento), Casablanca, Casablanca (85) • «Uno dei più popolari autori di quelle che il critico Stefano Reggiani aveva definito “melancommedie”» (Simonetta Robiony) • «Una vita difficile dopo i successi degli anni Ottanta e Novanta, da Caruso Paskoski a Donne con le gonne (25 miliardi d’incasso nel 92), quando quel ragazzo toscano, che aveva iniziato l’avventura con i Giancattivi per poi correre da solo, collezionava David di Donatello

NUTI Francesco Firenze 17 maggio 1955. Attore. Regista. Due David di Donatello come miglior protagonista: Io, Chiara e lo Scuro (83, anche Nastro d’argento), Casablanca, Casablanca (85) • «Uno dei più popolari autori di quelle che il critico Stefano Reggiani aveva definito “melancommedie”» (Simonetta Robiony) • «Una vita difficile dopo i successi degli anni Ottanta e Novanta, da Caruso Paskoski a Donne con le gonne (25 miliardi d’incasso nel 92), quando quel ragazzo toscano, che aveva iniziato l’avventura con i Giancattivi per poi correre da solo, collezionava David di Donatello. A 47 anni ha confessato all’agenzia Adn Kronos: “Se entro il 15 febbraio 2003 non riuscirò a fare uno dei film che ho scritto, volerò via. Sì, mi suiciderò perché è troppo duro ricevere solo rifiuti dai produttori, che con me si sono arricchiti, e non realizzare film”. Tutto cominciò quando confessò la condizione d’alcolista, fors’anche per troppo successo piombato su un estroso giovanotto cresciuto in una famiglia semplice, tra le fabbriche che riciclavano montagne di stracci, in quella sua Prato dove diceva di voler sempre tornare “per ritrovarsi “. Da allora, la strada è stata piena di trabocchetti: fece lo sciopero della fame perché per Il signor Quindicipalle lo avevano licenziato giudicandolo “inaffidabile” e, prima, aveva combattuto per concludere OcchioPinocchio» (Giovanna Grassi) • «Già con Donne con le gonne (25 miliardi nel 91) io sono andato in depressione. Non mi lavavo, non volevo uscire. Mi accorsi che se prendevo gli ansiolitici con l’alcol mi sentivo forte. Nel 93 ero un alcolista. Nessuno più mi ha cercato. Quando la Medusa mi ha richiamato mi sono detto: faccio un altro film sul biliardo. Il signor Quindicipalle si difese con 12 miliardi, ma era modesto. Il vero disastro è stato Caruso zero in condotta. Pensai di essere furbo ricordando nel titolo un mio successo, Caruso Paskoski, ma il pubblico non è caduto nella trappola. Ora non bevo più. Ma sono timbrato: fintanto che porti i soldi, nel cinema, puoi “farti” di tutto quello che ti pare, ma quando le cose vanno male ti mollano. Non è giusto verso uno che ha dato moltissimo» • «Sa cosa vuol dire partire da Narnali, frazione di Prato, figlio di un barbiere e di una casalinga calabrese? Mio padre disse: vai in fabbrica. Durante la settimana in fabbrica e il sabato al negozio da mio padre, la sera il cabaret. Nel 79 incontrai i Giancattivi» • «Quante volte mi sono innamorato delle mie attrici? Tre convivenze. Clarissa Burt. Isabella Ferrari. E Anna Maria Malipiero. Mi è stata vicina nel periodo peggiore. Se mi domanda se ho avuto una grandissima passione, non farò mai il nome ma rispondo: tanti anni fa per un’attrice che potrei definire bianca, chiara e trasparente» • Un brutto incidente l’ha messo in pericolo di vita: giocando a calcetto a Prato, dove era andato a trovare la madre, è caduto e ha sbattuto la testa. Tornato nella sua casa di via Adelaide Ristori a Roma, dopo dieci giorni ha perso improvvisamente i sensi e, portato di corsa in ospedale, è stato operato alla testa per via di un ematoma sottodurale da caduta. In casa era con lui in quel momento la sua ex compagna Anna Maria Malipiero, che gli aveva portato la figlia. Questa la versione ufficiale. Secondo altre testimonianze, sarebbe stato trovato in casa, svenuto a terra, dopo molti giorni che non usciva.