Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
NIFFOI
Salvatore Orani (Nuoro) 1950. Scrittore. «La Sardegna di Niffoi è quella arcaica e feroce della tradizione barbaricina, l’isola impastata di sangue, un filone mitico-identitario al quale appartengono
sia La leggenda di Redenta Tiria, 40.000 copie vendute, sia La vedova scalza, storia d’amore e morte tra il balente Micheddu e l’asprigna Mintonia» (tutti pubblicati da Adelphi) • «Mio nonno materno, Mannoi Tottoni, era il custode della polveriera, giacimenti
di talco e pirite, santebarbare di tritolo e dinamite. C’è chi dice che il mio carattere esplosivo venga da lì. A lungo sono stato considerato il sovversivo, l’agitatore: contro la discarica abusiva come in difesa dei detenuti a Badu ’e Carros. Mio padre invece faceva il massaio, poche vacche e non di proprietà. Era abile anche con lo scalpello e la trachite, per questo lo chiamarono come
tagliapietre. Un giorno mi portò in galleria, tra i minatori: se non studi, fizu meu, qui finisci. Da ragazzino
caricavo pietre di trenta chili e dalla cava dovevo tornarmene a piedi: solo i
cagareddas aspettavano il camion. Mi capitava anche di rimanere solo nella
vigna a far la guardia alle vacche: un vaccino contro la paura, dicevano i
miei. Quando ricompariva mio padre, era come vedere la Madonna di Medjougorije».