Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
NESPOLO
Ugo Mosso Santa Maria (Biella) 29 agosto 1941. Artista • «Artista inventivo, bizzarro, attento alle lezioni di maestri quali Picasso,
Matisse, l’amico Enrico Baj e tutta la Pop Art. Dietro l’apparente allegria colorata si celano i più diversi tipi di ossessioni e mostri, che affiorano da un sottosuolo psichico
turbato, con varie rivisitazioni dalle avanguardie russe al Futurismo, senza
dimenticare il Cubismo dei tempi aurorali» (La Stampa) • «La sua tecnica più nota, il “traforo”, si basa su lavorazioni molto artigianali. “All’inizio, quando ancora studiavo in Accademia, mi venne in mente di fare dei
quadri e tagliarli a pezzi. Avevo bisogno di un falegname, era agosto, ma ne
trovai uno in via Bava”, ricorda. Vennero i favolosi anni Sessanta torinesi, quando la scena era
vivacissima; e Nespolo, su quell’idea di mosaici al traforo, su quel moto ondoso e colorato che travolgeva e
ricomponeva le immagini, elaborava curiosità e inquietudine. “Volevo contaminarmi. L’arte era diventata sempre più un optional, scompariva dalla vita reale, l’artista era un monaco o un santone che celebrava una messa incomprensibile. Io
sentivo il bisogno di portarla nell’esistenza concreta”. Cercò la letteratura, mettendosi a lavorare con Edoardo Sanguineti, scoprì il cinema e la pubblicità “che era quantomeno un settore considerato accettabile, vista la tradizione da
Toulouse Lautrec in poi, e tuttavia ormai in ombra”; le auto, la televisione, gli oggetti della vita reale. “Ho disegnato per Renzo Arbore la sigla animata di
Indietro tutta, ma avevo già fatto 18 animazioni del genere per la Rai; mi sono messo a dipingere sulle
carrozzerie delle automobili, prima con la Renault poi con la Fiat, a
organizzare gli artisti sulle scatole di fiammiferi, a inventare orologi,
quando ancora era lontano il boom degli Swatch. Erano modi per portare l’arte fuori dal suo recinto. Credo persino di essere stato tra i primi ad andare
al Maurizio Costanzo Show”» (Mario Baudino).