Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
MUTI Ornella (Francesca Rivelli) Roma 9 marzo 1955. Attrice. Tra i suoi film: Romanzo popolare (Monicelli, 74), L’ultima donna (Ferreri, 76), Il bisbetico domato e Innamorato pazzo (Castellano e Pipolo, 80 e 81, con Celentano), Grandi magazzini (sempre Castellano e Pipolo, 86), Tutta colpa del Paradiso (Nuti, 85), Cronaca di una morte annunciata (Rosi, 87), Io e mia sorella (Verdone, Nastro d’argento 88 come miglior attrice protagonista), Codice privato (Maselli, Nastro d’argento 89), Il viaggio di Capitan Fracassa (Scola, 90)
MUTI Ornella (Francesca Rivelli) Roma 9 marzo 1955. Attrice. Tra i suoi film: Romanzo popolare (Monicelli, 74), L’ultima donna (Ferreri, 76), Il bisbetico domato e Innamorato pazzo (Castellano e Pipolo, 80 e 81, con Celentano), Grandi magazzini (sempre Castellano e Pipolo, 86), Tutta colpa del Paradiso (Nuti, 85), Cronaca di una morte annunciata (Rosi, 87), Io e mia sorella (Verdone, Nastro d’argento 88 come miglior attrice protagonista), Codice privato (Maselli, Nastro d’argento 89), Il viaggio di Capitan Fracassa (Scola, 90). In gioventù è stata anche una diva dei fotoromanzi • Madre estone (da cui ha preso gli occhi), padre napoletano, ha una sorella, Claudia, sposata con Paolo Leone (figlio dell’ex presidente della Repubblica) • «Mio padre è morto che avevo dodici anni. Mi raccontava le storie, mi faceva mangiare con tanti scherzi, un uomo così allegro. Ed è morto che ero tanto piccola e ne avevo così bisogno» • «Mia sorella lavorava nella pubblicità, andò a fare un provino per il film di Damiani, quello su Franca Viola, la ragazza rapita in Sicilia che poi non si volle sposare (La moglie più bella, 70). Io la accompagnai. Damiani ci vede e fa: “Voglio lei!” indicando me. M’ha vista e m’ha presa. Avevo 14 anni. Una tragedia. Mi buttavano sul set: fa’ questo, fa’ quello. Per loro ero meno de ‘na caccola. Dico io: damme du’ sberle, famme capì che devo fa’. Ero sconvolta. A casa piangevo, però mai davanti a loro. Io magari avrei fatto la ballerina, lo scienziato nucleare» (Giorgio Dell’Arti) • «Io vedevo le copertine e dicevo: ma dai! Se ci avessi creduto a 19 anni sarei diventata una megastronza» (Candida Morvillo) • «Non voleva chiamarsi Ornella Muti perché era un nome che non le apparteneva, anche se Damiano Damiani era certo che quel nome che le aveva inventato l’avrebbe portata lontano» (Lucia Castagna) • «Io non frequentavo giovani ma solo adulti. Lavoravo come una pazza e finivo regolarmente invischiata in storie più grandi di me, con uomini maturi... A diciassette anni, dopo Appassionata (Calderone, 74), rimasi incinta e dovetti affrontare la vita come ragazza madre. Più che altro ho avuto incoscienza. Ho sempre seguito il mio istinto e sono stata educata al dovere dalla mia mamma nordica. In quel cinema dominato dagli uomini e da star come la Vitti o la Antonelli, noi eravamo le pischelle e dovevamo stare zitte. Sul set io ero un’ombra, mi preoccupavo solo di obbedire agli ordini. Poi mi sfogavo piangendo a dirotto. Tutti mi consideravano bella, ma io volevo qualcosa di più. Le critiche erano crudelissime, io lavoravo come una pazza e non avevo tempo per pormi tante domande... ma inconsciamente speravo di venire considerata come persona, prima ancora che come bellezza da set» • La figlia avuta a 17 anni si chiama Naike. «Ero incinta, avevo 17 anni, non sapevo se nasceva maschio o femmina. Ho detto: voglio un nome che va bene per tutti e due, un nome che non finisce né in “o” né in “a”. Naike è il figlio del capo indiano Kocis, andava bene sia per un maschio che per una femmina». La parola “nauke” in indo-americano significa “confusione”. La Muti non ha mai voluto far sapere chi è il padre. Naike ha adesso un figlio, nato quando la Muti aveva 41 anni, a cui ha messo nome Akash (“cielo”, sempre in indo-americano) • Ha avuto una storia d’amore con Celentano (vedi) • Dal matrimonio con Alessio Orano non sono nati figli. Da quello successivo col finanziere Federico Fachinetti sono nati Caroline (84) e Andrea (88). Col pancione di Caroline la Muti ha girato Il futuro è donna di Ferreri e con quello di Andrea Io e mia sorella di Verdone • Quando è incinta ingrassa anche di venti chili • Diete strettissime. Paolo Villaggio: «La Muti non mangia, si nutre di se stessa, come un marsupio. Ha una tabella di prescrizioni che fa paura: fieno, carrube, crusca, paglia. Un’alimentazione esclusivamente equina» • Negli ultimi anni ha accettato in prevalenza film diretti da donne e, tra questi, in particolare, Uomini & donne, amori & bugie (2003), girato da Eleonora Giorgi, che fu sua grande rivale negli anni Settanta • Sta dal 96 con Stefano Piccolo, chirurgo plastico, di nove anni più giovane. Non intende sposarlo, ma sarebbe prontissima a dargli un figlio: «è nel mio istinto dare un figlio all’uomo che amo, fondendomi con lui per dare vita a una creatura tutta nostra, vederla crescere con le nostre sembianze, il nostro carattere» (Alfonso Signorini) • Dal 1999 segue il buddismo: «Non ne parlo mai perché non mi piace che si ridicolizzi una cosa per me così sacra. Una volta per caso, alle quattro e mezza di notte, lavorando con una mia amica buddista provai a recitare il loro mantra. Provai a pregare con lei, repetendo la loro frase: “nam myo ho renge kyo”, che vuol dire: “dedico la mia vita alla legge di causa ed effetto”. Ho provato subito un grande benessere» (Laura Laurenzi) • Non indossa pellicce ed è una fervente animalista. Dovendo girare un film in Colombia pretese che la produzione facesse attraversare l’oceano anche al suo gatto.