Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

MUSSOLINI

Alessandra Roma 30 dicembre 1962. Politico. Benito Mussolini (29 luglio 1883-28 aprile
1945) era suo nonno, Sophia Loren è sua zia: il padre infatti è Romano Mussolini (26 settembre 1927—3 febbraio 2006), la madre Maria Scicolone, sorella della grande attrice. Ha
fatto l’attrice anche lei: a 9 anni Lattuada la vide sul set di Bianco, rosso e… (con Celentano) dove era venuta a trovare la zia e la ingaggiò per un flash-back su Sophia da piccola. Ha detto la Mussolini che il regista fu
colpito dai suoi occhi, anche se poi proprio per via degli occhi, troppo simili
a quelli di suo nonno, Dino Risi la bocciò al casting de La ciociara televisiva. Tra gli altri film, dove interpretò comunque sempre ruoli minori: Una giornata particolare (Scola, 77), Il Tassinaro (Sordi, 83), Sabato, domenica e lunedì (Wertmüller, 90). è stata anche cantante, senza aver troppo successo. I suoi dischi sono però oggi oggetto di culto per alcuni appassionati. Nel 2001, alla mostra del disco
da collezione di Genova, un suo album intitolato Un amore era stato valutato 3000 sterline (anche perché prodotto e distribuito solo in Giappone) • «Nel novembre del 91 la Mussolini — che non aveva mai fatto politica fino a quel momento — scavalcò tutti e si presentò direttamente al segretario Fini annunciandogli la sua idea di candidarsi alle
elezioni. Fini fiutò che, con quel cognome, poteva portare voti e la fece correre a Napoli e a
Bologna. I camerati di Napoli, spaventatissimi, la piazzarono al trentunesimo
posto nella lista dei candidati, sperando di limitare i danni. Niente, la
signora risultò la più votata tra i missini, con parecchie decine di migliaia di voti di vantaggio
sugli altri due eletti. Fini, che a Napoli sentiva problemi, tentò di convincerla a optare per Bologna e la Mussolini si rifiutò» (Giorgio Dell’Arti). Mentre la stampa di tutto il mondo mandava inviati in Italia per scrivere
sulla nipote del Duce che intraprendeva la carriera politica, lei veniva eletta
in Parlamento
• Sarà confermata deputato anche nel 94, nel 96 e nel 2001. Nel 93, essendo stato
sciolto il Consiglio comunale di Napoli, volle candidarsi sindaco contro il
parere di Fini e soprattutto contro il parere dei missini napoletani. Fu
battuta al ballottaggio da Bassolino • Ha sempre avuto rapporti molto difficili proprio con la sua parte politica. Per
esempio, Staiti di Cuddia: «I danni causati dall’antifascismo alla figura di Benito Mussolini sono stati minori di quelli finora
causatigli dalla nipote Alessandra» oppure Flavia Perini, direttore del Secolo d’Italia: «Fa le sceneggiate parlamentari con il Branco Rosa. Ha beneficiato di un’attenzione assolutamente spropositata dei media. Mi hanno detto che Luca Telese,
in una trasmissione su Sky, l’ha fatta giurare su un busto di Mussolini», Pino Rauti: «Non m’è mai piaciuta». Neanche lei è stata tenera con i suoi. E basterà citare alcuni suoi giudizi proprio su Fini: «Un uomo piccolo piccolo, troppo moderato», «Fini? Non ha alcuna esperienza di esteri se non da turista o da subacqueo», «Gli auguri che mi ha mandato Gianfranco? Li ho rispediti al mittente»
• Ostile alla trasformazione del Msi in Alleanza nazionale («Alleanza nazionale vorrebbe dire che cerchiamo alleati? E quali alleati? I
liberali di De Lorenzo? Poi oggi si può parlare di Destra e Sinistra? Di Conservatori e Progressisti? E chi sarebbero i
Conservatori? E chi i Progressisti? Mio nonno era di destra? Davvero? Io so che
cominciò da socialista»), ha lasciato An nel 2003 quando Fini è andato in Israele, si è scusato per le leggi razziali del 38 e ha detto che il fascismo è stato il male assoluto del XX secolo. Ha continuato tuttavia a far politica in
una formazione battezzata Azione sociale e poi divenuta, dopo la fusione con
altri gruppi, Alternativa sociale. Con questa lista è stata eletta parlamentare europea nel 2004 (non è iscritta a nessun gruppo), ma non è riuscita a prendere un seggio alle Regionali del 2005: fu esclusa a un certo
punto dalla competizione elettorale perché le firme presentate in calce alla sua lista risultarono false. Riammessa, prese
appena l’1 per cento dei voti, insufficiente per essere eletta
• Personalità tutta d’istinto, costantemente all’attacco, trasversale (non ha esitato a far sue battaglie tipiche del
femminismo), una specie di Anna Magnani della politica. Trovandosi di fronte
Vladimir Luxuria a Porta a porta se ne uscì con un «Meglio fascisti che froci», manifestò davanti alla Rai che non le concedeva spazio con due pecore che aveva chiamato
Servizio e Pubblico («gli spettatori sono gregge…») sempre a Porta a porta si prese a pugni con Katia Belillo (record di audience per Vespa), a Omnibus intimò al conduttore che cortesemente l’aveva chiamata “signora”: «Mi chiami dottoressa o onorevole; non sono una signora!» • Si è laureata in Medicina e chirurgia nel 1993 (è pediatra). Sposata con Mauro Floriani, tre figli: Caterina, Clarissa, Romano,
che di cognome fanno Mussolini come lei.