Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
MONTALDO
Giuliano Genova 22 febbraio 1930. Regista. Palma d’oro a Cannes nel 71 col film Sacco e Vanzetti. Pluripremiato per lo sceneggiato televisivo Marco Polo (82) • «Il successo arriva con due produzioni internazionali, Ad ogni costo, con Edward G. Robinson e Janet Leigh, e Gli intoccabili, con John Cassavetes, Salvo Randone e Peter Falk. “Avevo fatto un po’ di soldi, potevo dedicarmi finalmente ai film che mi stavano veramente a cuore. Con Andrea Barbato, scrivemmo Gott mit Uns, che bei ricordi... Preparammo anche insieme un soggetto sul Cile di Allende,
basato su documenti del controspionaggio. Il presidente cileno lo lesse, nell’ultima scena avevamo previsto la sua uccisione. Lui commentò: può essere. Due mesi dopo fu eliminato. Una terribile, ma prevedibile coincidenza.
Nel 70 arrivò Sacco e Vanzetti. Avevo Gian Maria Volonté e Riccardo Cucciolla nel pieno della loro carriera. Con Ennio Morricone
pensammo alla colonna sonora, lui voleva una ballata, l’unica che poteva eseguirla era Joan Baez. Sapevamo che era amica di Furio
Colombo, le mandammo attraverso di lui la sceneggiatura. Lei mi telefonò al mattino seguente, dicendomi: ci sto! Grazie al nostro film, gli studenti di
diritto di Boston ricostruirono il processo in tempo reale e dopo sette anni il
governatore Michael Dukakis riabilitò i due italiani nel corso di una cerimonia dove fui invitato”. I film che Montaldo predilige sono, dice, “quelli che vedono solo i garagisti, perché le tv li mandano alle tre di notte. La mattina vado a prendere la macchina e mi
salutano così: a dottò, stanotte era gagliardo!”» (da un’intervista di Barbara Palombelli).