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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

MILO Sandra (Elena Greco) Tunisi (Tunisia) 11 marzo 1935. Attrice. Nastro d’argento 64 come miglior attrice non protagonista per Otto e mezzo (Fellini) • «Mio nonno era emigrato da Siracusa, a Tunisi nacque anche mio padre

MILO Sandra (Elena Greco) Tunisi (Tunisia) 11 marzo 1935. Attrice. Nastro d’argento 64 come miglior attrice non protagonista per Otto e mezzo (Fellini) • «Mio nonno era emigrato da Siracusa, a Tunisi nacque anche mio padre. A sedici anni ho fatto la fotomodella a Milano. Poi ho lavorato con Germana Marucelli. A un certo punto ho deciso di venire a Roma per unire al corpo l’anima e la voce e ho conosciuto Ponti che mi ha offerto una parte nel film Riso amaro con Silvana Mangano. Purtroppo ero fidanzata con il produttore Moris Ergas che non voleva lasciarmi andare lontano. Così ho girato Lo scapolo con Alberto Sordi, il mio primo film. Fellini l’ho incontrato a Fregene, ero una ragazzina. Me lo presentò Flaiano. Mi colpì il fatto che un uomo così grande avesse una voce sottile, ma lui non mi notò. In quegli anni girai Il generale Della Rovere con Rossellini, e l’anno successivo Vanina Vanini, sempre con Rossellini. Quest’ultimo fu un fiasco, la critica lo ribattezzò Canina Canini. E come accade con facilità nel nostro paese, malgrado tutti i film belli che avevo già girato, venni messa al bando, mi criticarono, e me ne stetti per un po’ a casa. Feci anche Adua e le compagne con Simone Signoret per la regia di Pietrangeli e non presi per un solo punto la coppa Volpi a Venezia. Mi sono innamorata subito di Fellini come regista e come uomo, lui no. S’innamorò solo dopo anni. Prima mi trattava come una bambinaccia. All’inizio la Masina non era gelosa, eravamo amiche intime. Fu più tardi che s’ingelosì da un punto di vista artistico. Le dava fastidio che i giornali dicessero che io ero la musa di Fellini. L’ho amato disperatamente per diciassette anni. Poi l’ho lasciato. Restavamo amanti anche se io mi sposavo con altri uomini e facevo figli. Avrei voluto vivere con lui ma non me lo propose mai. Non abbiamo mai dormito una notte insieme, non mi sono mai svegliata con lui accanto, nemmeno una volta. Craxi l’ho incontrato quando era segretario della sezione socialista di Milano. Anni dopo io stavo al programma Bontà loro di Maurizio Costanzo, lui mi vide e dopo mi telefonò a casa per invitarmi a cena a casa di una principessa romana dove poi ci siamo visti molte altre volte. Non era un amante affettuoso, d’altronde un amante non deve essere affettuoso. Deve essere passionale, e lui lo era» (da un’intervista di Alain Elkann) • Molto attiva anche in tv (Studio uno, Mixer, Piccoli fans) è nella storia per la puntata de L’amore è una cosa meravigliosa andata in onda l’8 gennaio 90 in cui una telefonata anonima le comunicò la falsa notizia di un incidente al figlio Ciro. Si rivelò poi una montatura, studiata per finire sui giornali. In ogni caso, la Milo che ferma la trasmissione e con la sua vocetta di naso grida «Ciro, Ciro» è diventata un cult delle sequenze tv • «Ho sempre avuto esperienze fuori dal comune: sono stata la prima a portare Magritte nelle scenografie, a fare le interviste in piscina. Avevo fatto delle iniezioni anni fa e con il tempo il silicone si era spostato provocandomi dei gonfiori terribili. Ho dovuto sottopormi a un intervento di 5 ore da un chirurgo ricostruttore per evitare la paresi della guancia. Ero disperata, il silicone è pericolosissimo, infatti adesso l’hanno proibito» (da un’intervista di Fulvia Caprara) • Fresca di quarte nozze (con Franco Brel, omosessuale, col quale non ci sono problemi perché dorme dall’altra parte del letto), ha sposato nel 48 il marchese Cesare Rodighiero, nel 68 Ottavio De Lollis, nel 90 il cubano Jorge Ordo ez • Da ultimo ha condotto su Odeon un programma (Fiori di zucca) dedicato alla seduzione.