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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

MICUCCI

Patrizia Foggia 1959. Manager. Managing director della divisione italiana della banca d’investimento americana Lehman Brothers.  Nel 2005 il Wall Street Journal l’ha messa tra le prime dieci top manager dell’Unione Europea (unica italiana in classifica, sesta, subito dietro a Neelie
Kroes, commissaria Ue alla concorrenza) • «Patrizia Micucci viene segnalata per avere bruciato le tappe, una carriera in
tutta velocità in un settore - l’italian banking - dove le donne sono mosche bianche. A maggior ragione nel suo
caso: nata 46 anni anni fa a Foggia, “in quel povero Sud italiano, dove le opportunità per eccellere sono poche” dice il Wsj. Figuriamoci per una donna. Ma per questa manager pugliese le cose
sono andate diversamente. E i suoi primi passi tra piani industriali e titoli
di Borsa li ha fatti proprio a Wall Street. Era il 1988, una laurea con la lode
alla Luiss di Roma dove si era trasferita da Foggia per studiare Economia e
commercio e una porta spalancata nel mondo accademico a stelle e strisce. L’università romana mandò due dei suoi migliori ragazzi per un Mba alla Leonard Stern school of business
della New York University. Una era lei, l’altro, due anni più giovane, anche lui di Foggia, ma conosciuto a Roma, diventò suo marito pochi giorni prima della partenza. In America le cose maturano da
sole, senza discriminazioni per il fatto di portare le gonne ma con carichi di
lavoro pesantissimi alleggeriti dall’affetto di una storia sentimentale importante. Alla fine dei due anni di master
le banche d’affari vanno a fare i colloqui con i graduate e la Lehman le chiede di fermarsi
a lavorare con loro. Dalle luci dei grattacieli a Battery Park, sede della
Lehman, proprio davanti a Ground Zero, al suo ufficio milanese in un interno
quattrocentesco di piazza del Carmine: 15 anni di full immersion lavorativa
nella banca d’affari che fin dal principio ha creduto in lei. Nel 92 l’ approdo a Milano e due
anni dopo la massima responsabilità: managing director. Impegni che non le hanno fatto perdere di vista un altro
tipo di realizzazione, quella familiare. Nel 2000 è nata Marta e nel 2004 il secondogenito. Una donna riservata, dai modi gentili,
che non ama parlare di sé. Invece di raccontare della sua vita privata, Patrizia Micucci preferisce
elencare gli impegni portati a buon fine per la banca. Come la sua prima
operazione, la privatizzazione di Comit, nel marzo del 94 seguita da quella di
Adr. Una formidabile macchina da trattative come la ricordano i partner che l’hanno avuta di fronte nei mesi della fusione tra Seat e Tin.it, così come quando fu l’unica adviser nell’acquisizione da parte della De Agostini di Toro Assicurazioni dalla Fiat, anno
2003. E nella vendita di una quota di Eutelsat» (Antonia Jacchia).