Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
MELANDRI
Marco Ravenna 8 agosto 1982. Motociclista. Campione del mondo 250 nel 2002. Adesso gareggia nel MotoGp
(su Honda) • «È stato il più giovane vincitore di un trofeo Honda, aveva 14 anni e 81 giorni, il più giovane vincitore di un gran premio (ad Assen, in 125, aveva 15 anni e 324
giorni). E il più giovane impennatore a fini pubblicitari di un motorino Aprilia, il più giovane indossatore di una tuta che pubblicizza il fumo (Ms, per la precisione)» (Corrado Zunino) • «Sulle piste bonsai, tra Pesaro e Riccione, s’È fatto le ossa. Lui piccoletto, Vale Rossi già un gigante in erba. Facendo sua la tipica filosofia romagnola che vuole “il secondo in classifica come primo degli sconfitti”, non poteva non sfondare nel Motomondiale. Ma, a differenza di Rossi, la sua
non È stata una carriera tutta rose e fiori. Dopo l’esordio nel 97, a 15 anni, nel 98 arrivano le prime vittorie, però È l’anno successivo che sfiora il titolo nell’ottavo di litro. Vince 5 gare ma non basta: davanti a lui, per un solo punto, si
piazza lo spagnolo Alzamora, passato alla storia per non aver mai vinto un Gp
in quella stagione per lui tanto fortunata. Complice quell’amara sconfitta, il romagnolo È cresciuto in fretta. Passato dalla Honda all’Aprilia, dalla 125 alla 250, sulle orme di Rossi, ha sudato un anno e mezzo
prima di cogliere in Germania, al Sachsenring, la prima vittoria nella quarto
di litro nel luglio del 2001» (La Stampa)
• «Aveva quattro anni quando perse la madre, quando a Ravenna cominciarono a
chiamarlo “Macio” • «Nel 99, quando avevo 17 anni, dovevo andare negli Stati Uniti per una settimana
di pubbliche relazioni, ma passando da Londra ho perso l’aereo e sono rimasto un giorno intero in aeroporto. Ero solo, la gente mi
parlava per spiegarmi cosa fare e io non capivo una parola. Mi sono sentito una
nullità e ho deciso che avrei imparato l’inglese come l’italiano. Volevo trasferirmi a Londra, ma ero minorenne e allora non se ne fece
nulla» • Vive in Inghilterra, in campagna vicino al circuito di Donington: «Davanti non c’È quello che ti aspetti in una casa immersa nella campagna inglese: solo una
piccola aiuola con un paio di ciuffi di piante. “L’ho cercata apposta senza prato, non lo sopporto”» (Filippo Falsaperla).