Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
MEANI Leonardo Ristoratore. Dirigente del Milan (addetto agli arbitri). Quello che ha trascinato la società rossonera nello scandalo Moggi • «Nel 2001, consulente esterno con tesserino Milan, prende il posto di Umberto Gandini: è addetto ufficiale all’arbitro
MEANI Leonardo Ristoratore. Dirigente del Milan (addetto agli arbitri). Quello che ha trascinato la società rossonera nello scandalo Moggi • «Nel 2001, consulente esterno con tesserino Milan, prende il posto di Umberto Gandini: è addetto ufficiale all’arbitro. In panchina, e negli spogliatoi, diventa il bersaglio di Ancelotti, di Ramaccioni e dei giocatori. è assediato dopo ogni errore arbitrale: “Ecco, visto, voi arbitri, teste di...”. Eccetera eccetera. Quando il suo nome, intercettato, finisce dentro i verbali dei carabinieri, lo stupore in casa rossonera è enorme. Ma come? Così perbene, così serio? Già, ma quelle cose, quelle richieste, quel linguaggio triviale, cazzo di qui cazzo di là, sono farina del suo sacco... Beh, ammettono in via Turati e a Milanello, sì lui è uno che si vanta, che spande un po’, che millanta amicizie e conoscenze che non ha. Insomma, via, un po’ “sborrone”. In Romagna si direbbe “pataca”. Silvano Ramaccioni lo difende: “è un ragazzo eccezionale. Io non ci vedo nulla di machiavellico. E poi le telefonate, le intercettazioni... dipende dal tono, ecco... vorrei sentire le cassette. Per me questa è fuffa”» (Germano Bovolenta).