Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
MARTINELLI
Andrea Prato 12 marzo 1965. Pittore • «Apparentemente per lui la pittura funziona come un obiettivo fotografico. Ma non
diventa tecnica di ripresa. Non è un processo meccanico: nell’immagine dipinta si vede diversamente e di più. Nei personaggi che sceglie come protagonisti delle sue tele - uomini e donne -
accanto al degrado fisico, alle rughe che solcano i volti come i fiumi di una
valle, si legge tutta l’angoscia del vivere quotidiano. La pittura di Andrea Martinelli diventa come un
occhio, più preciso e meno appesantito da abitudini visive. Traccia, delinea ogni
particolare, maggiore e minore, ma non si ferma a interpretare e commentare il
dato: fa vedere meglio. Esteriormente non dice nulla al di là dell’immagine, ma in realtà dà all’immagine una densità, una consistenza che travalica il personaggio raffigurato, ciò che la pittura rende esplicito è l’immaginazione, intesa come strumento conoscitivo della realtà. Ed è una realtà difficile, carica di sofferenze» (Corriere della Sera).