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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

MARTINAZZOLI

Mino (Fermo) Orzinuovi (Brescia) 30 novembre 1931. Politico. Della Democrazia cristiana, poi del Ppi. Senatore
dal 72, deputato dall’83, è stato ministro della Giustizia (83-86, Craxi I), della Difesa (89-90, Andreotti
VI), degli Affari regionali e delle Riforme istituzionali (91-92 Andreotti
VII), sindaco di Brescia (94-98). Ultimo segretario della Dc • «Il Grande Scettico della politica italiana» (Fernando Proietti) • «Fu definito “un uomo che non ha potere di tessere, ma l’autorevolezza di chi non teme l’isolamento”. In un congresso Dc ha avuto 19 minuti di applausi che lo hanno consacrato
leader, ma era un capo atipico, “disarmato, anomalo, inoffensivo”» (Enzo Biagi) • «Con lui finì la Democrazia cristiana e cominciò addirittura un’altra Repubblica. Era il 18 gennaio 94, un martedì. I maligni dissero che non poteva andare diversamente: con la sua aria triste e
un certo culto per il pessimismo sembrava il più adatto a celebrare il de profundis. Fu l’ultimo segretario della Dc, quello che spense la luce e chiuse la porta per
aprire un nuovo negozio, il Ppi, molto meno fortunato» (Goffredo De Marchis) • «Ogni volta che andavo in un teatro per qualche manifestazione piovevano monetine
e un coro ti seguiva a ogni passo: “ladri-ladri”. Da qualche pulpito mi sento ora rimproverare di vigliaccheria, di una certa
indulgenza alla demagogia. Ma basterebbe fare la rassegna dei titoli di
giornale di allora per rivivere quel clima. Facemmo l’assemblea costituente sulla base di un documento dove si prefigurava la chiusura
della Democrazia cristiana per fare il Partito popolare. Io ricordo un solo
astenuto, Ermanno Gorrieri. Ed era un astenuto da sinistra, cioè un dirigente che voleva qualcosa di più della fine della Dc. Tutti quelli che ora sono di qua e di là votarono a favore. Dico tutti, giovani e meno giovani. E fino al gennaio del 94
rimasero nel partito. Quando capirono che le cose si potevano mettere male
cercarono approdi più sicuri».